Neonato in strada: il padre che ha inscenato il ritrovamento non era in sé

Corriere di Ragusa Cronaca

Neonato in strada: il padre che ha inscenato il ritrovamento non era in sé

RAGUSA – Potrebbe non essere stato in grado di intendere, in quei frenetici momenti in cui ne ha inscenato il ritrovamento casuale, il padre naturale del neonato che venne a suo tempo lasciato per alcuni minuti su un marciapiede, e poi soccorso dall’uomo che avvisò le forze dell’ordine, sostenendo di averlo trovato per caso dopo averne udito i gemiti. E’ quanto emerge dalle fasi finali del dibattimento in aula nel procedimento in corso al tribunale di Ragusa, con l’udienza straordinaria slittata al prossimo 11 gennaio per la discussione e la sentenza. L’episodio, che scosse l’opinione pubblica, si verificò il 4 novembre 2020.

L’uomo, di Ragusa, è accusato di abbandono di minore. Ma nell’ultima udienza dinanzi al giudice per le udienze preliminari, il difensore aveva chiesto il rito abbreviato condizionato, alla luce della perizia secondo cui, come accennato, l’uomo era in preda ad uno squilibrio psichico temporaneo, nei frenetici attimi in cui ha simulato l’abbandono del neonato e il suo successivo ritrovamento casuale. Uno squilibrio psichico causato dall’improvvisa notizia di essere il padre del piccolo, circostanza rivelata dalla madre del neonato, partorito in casa Modica. Proprio la donna chiamò l’uomo al telefono per dirgli di correre a Modica urgentemente: quest’ultimo la trovò con il bambino appena partorito, e se lo portò via con il consenso della donna, decidendo strada facendo cosa fare.

In sostanza, secondo la perizia, lo stress causato dalla rivelazione inaspettata avrebbe fatto agire l’uomo in modo irrazionale. Ma il piccolo, secondo la difesa, non è mai stato di fatto realmente abbandonato. La donna, che è stata rinviata a giudizio per il concorso nel reato e la prima udienza si terrà il 6 aprile 2023, aveva poi deciso di tenere il piccolo, nel frattempo dato in affidamento temporaneo a una famiglia.

Condividi questo