Corriere di Ragusa Cronaca

Perquisizioni dei carabinieri nelle indagini sulla scomparsa di Daouda 5 mesi fa ad Acate

Nuove perquisizioni dei carabinieri nell’ambito delle indagini coordinate dalla procura di Ragusa sulla scomparsa, 5 mesi fa, di Daouda Diane, l’operaio e mediatore culturale ivoriano scomparso nel nulla ad Acate, dove viveva e lavorava. La procura di Ragusa indaga per omicidio e occultamento di cadavere. Quel giorno Daouda ha prestato servizio a lavoro e non è più tornato. A dare l’allarme e sporgere regolare denuncia furono i colleghi dell’associazione Medintegra, per la quale il 37enne lavorava. Nell’abitazione di Daouda, condivisa con dei coinquilini, sono stati trovati, tra i suoi effetti personali, i suoi documenti, il passaporto, dei soldi ed un biglietto aereo per il suo paese, la Costa D’Avorio. Daouda aveva infatti già programmato una visita alla famiglia, alla moglie e al figlio. Un volo, quello del 22 luglio, che non ha mai preso. “Come Federazione del Sociale di Usb Ragusa – si legge in una nota – chiediamo che sia fatta verità e giustizia per Daouda Diane, che si faccia luce sul caso, che ci si mobiliti, che si parli, che non si caschi nell’oblio, nel buco nero dell’omertà e dell’indifferenza. Siamo scesi in piazza tante, troppe volte, coinvolgendo ed organizzando sempre centinaia e centinaia di lavoratori migranti che, al grido di “ridatecelo, vivo o morto”, hanno invaso le vie principali di Acate, la piazza, la via in cui abitava Daouda. Non ci fermeremo – conclude la nota – finché non avremo certezza da dare alla famiglia di Daouda in Africa”.

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