Reddito di cittadinanza non dovuto, lavoro in nero e caporalato: 15 denunce

Corriere di Ragusa Cronaca

Reddito di cittadinanza non dovuto, lavoro in nero e caporalato: 15 denunce

Con l’operazione “Sole Cocente” (che richiama le condizioni spesso proibitive in cui sono spesso costretti a lavorare sottopagati i braccianti agricoli) la guardia di finanza di Ragusa ha fatto luce nel settore del sommerso occupazionale, del fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori (il cosiddetto “caporalato”) e nell’indebita percezione del reddito di cittadinanza. 15 le persone denunciate. Le Fiamme Gialle vittoriesi hanno rinvenuto, all’interno degli oltre 15 ettari di appezzamenti nell’Ipparino, ancora intenti a lavorare all’interno delle serre adibite alla coltivazione di prodotti agricoli, 32 lavoratori, per lo più di origine extracomunitaria, di cui 20 in nero e 12 irregolari. Le indagini hanno consentito di delineare una vera e propria attività organizzata di reclutamento dei lavoratori a basso costo che, per necessità di sopravvivenza, hanno dovuto accettare le svantaggiose condizioni di lavoro loro imposte. L’attività svolta ha permesso di individuare anche i “caporali”, ovvero i 2 reclutatori di manodopera, che, oltre a percepire la loro paga giornaliera, gestivano, per conto dell’azienda agricola i pagamenti settimanali di tutti i lavoratori, trattenendo un’ulteriore somma al giorno a titolo di provvigione ed a danno dei medesimi soggetti. I finanzieri hanno inoltre riscontrato l’indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte di 12 dei lavoratori in nero, che sono stati denunciati all’autorità giudiziaria, e nei cui confronti è stata avanzata la proposta di sequestro preventivo per l’importo complessivo di 98.550 euro, pari alle somme indebitamente percepite dai beneficiari. I 2 “caporali” e il titolare dell’azienda agricola sono stati denunciati alla procura per intermediazione illecita e sfruttamento dei lavoratori, e nei confronti di quest’ultimo sono state contestate sanzioni amministrative in materia di lavoro nero e irregolare per un totale di circa 50.000 euro.

Nella foto in alto la sede del comando provinciale della guardia di finanza di Ragusa

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