Corriere di Ragusa Attualità

Completato il nuovo Piano regolatore generale di Ragusa: la presentazione

Il nuovo Piano regolatore generale, lo strumento urbanistico più importante che un’amministrazione comunale possa produrre per dare forma e strategie alla città dei prossimi anni e decenni, è ormai completato. Martedì la presentazione alla città. L’ultimo Prg di Ragusa risale al 2006 e, tra meriti e demeriti, è stato caratterizzato da alcune criticità i cui effetti si sono palesati nel recente passato, tra cui dei “vuoti urbani”, ovvero delle aree all’interno del territorio edificato prive di funzioni e di servizi. Il nuovo Prg, redatto con il supporto tecnico-scientifico del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania, si propone di risolvere queste criticità e guarda al futuro puntando su 3 linee strategiche: rigenerazione urbana, ecosostenibilità, qualità del vivere. Il nuovo Prg si fonda su un innovativo ma già collaudato modello. Anziché reiterare i vincoli espropriativi su aree della città su cui si prevede la realizzazione di opere pubbliche o di pubblico interesse, è previsto uno scambio perequativo con i soggetti che vengono privati dell’area interessata dai vari progetti pubblici, i quali vengono compensati con l’attribuzione di altre aree di medesima potenzialità edificatoria da sfruttare secondo le prescrizioni del Piano. Un esempio per capire meglio: l’attuale Prg prevede una vasta area commerciale nei terreni ai lati del Viale delle Americhe, che si è rivelata nel tempo di scarso interesse imprenditoriale, essendo rimasta inutilizzata. Il nuovo Prg prevede la redistribuzione della cubatura inutilizzata in quell’area periferica della città per interventi di natura commerciale in tante e diverse zone dentro il perimetro urbano, così da favorire il commercio di vicinato e di media struttura rispetto alle grandi strutture periferiche. A Marina di Ragusa lo sviluppo urbanistico predominante sarà finalizzato all’incremento di strutture turistico-ricettive. Con riferimento ad alcuni vuoti urbani della frazione, si punta alla realizzazione di servizi quali un polo ospedaliero decentrato e un istituto scolastico superiore, per citarne solo due esempi. Parti dei 63 vuoti urbani individuati nel territorio saranno destinate alla realizzazione di servizi (parchi, impianti sportivi, strutture sanitarie, scolastiche, parcheggi, luoghi di socialità e cultura). Attualmente la legge prevede che per ogni cittadino ci siano 18mq di servizi a disposizione, un valore che nel Prg del 2006 è sceso a 16mq, ma che con il nuovo Prg salirà a quasi 40 mq per abitante, in linea con le maggiori città del nord Europa. Il tutto senza aumentare il consumo di suolo ma sfruttando aree già inserite nel tessuto edificato. I servizi che nasceranno negli attuali vuoti urbani dovranno ovviamente essere connessi, tra loro e con il territorio. Il concetto di strada viene così superato da quello di “corridoio verde”: percorsi ciclopedonali alberati in cui troverà spazio anche la mobilità tradizionale, seppur con minore priorità. La mobilità sostenibile sarà favorita rispetto all’uso di auto tradizionali. Le alberature caduche previste sui corridoi, che in inverno lasciano passare il calore solare e in estate lo trattengono, permettono di ridurre di 5° l’escursione termica. Dove non sarà possibile costruire corridoi verdi, si procederà a convertire alcune vie di collegamento esistenti in “Zone 30”: arterie ciclopedonali dove le auto possono transitare solo nel rispetto di rigidi limiti di velocità, favorendo mobilità alternativa e trasporto pubblico. Il Parco Agricolo Urbano, ripensato come un Parco Agroalimentare dove la natura incontra socialità, sport e commercio, sarà il cuore delle nuove arterie verdi. Se il Parco Agroalimentare con i suoi “corridoi verdi” diventerà l’epicentro della mobilità green, l’ex Scalo merci, trasformato in terminal dei Bus in collegamento diretto con la stazione principale della metro-ferrovia e con quella ferroviaria, sarà il cuore del trasporto pubblico.

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