Daccapo il processo sull’omicidio Lucifora: si cercano tracce biologiche

Corriere di Ragusa Cronaca

Daccapo il processo sull’omicidio Lucifora: si cercano tracce biologiche

Riparte daccapo il processo sull’omicidio del cuoco modicano 57enne Peppe Lucifora: la corte di Assise di appello di Catania ha difatti riaperto il procedimento che ha sempre avuto come unico indagato Davide Corallo, all’epoca dei fatti carabiniere, il quale era stato assolto a marzo 2022 con formula piena dopo avere trascorso 2 anni in carcere. Corallo si è sempre proclamato innocente. Alla sentenza assolutoria si erano appellate sia la procura di Ragusa, sia la parte civile, ovvero i familiari di Lucifora. L’omicidio fu commesso il 10 novembre 2019 nella casa di Lucifora, in Largo XI Febbraio, al quartiere Dente a Modica. Il corpo seminudo di Lucifora venne rinvenuto all’interno di una stanza chiusa a chiave. Si pensò ad un delitto passionale che ipotizzava una relazione tra i 2 uomini. La Corte ha ora emesso l’ordinanza nel corso dell’udienza, rigettando l’eccezione della difesa dell’imputato sulla inammissibilità dell’appello delle parti civili. L’ordinanza dispone che siano risentiti tutti i periti e consulenti ascoltati in primo grado, oltre al medico legale che effettuò l’autopsia e 12 testi non sentiti in primo grado. Contestualmente è stato nominato un nuovo perito d’ufficio, il maggiore Cesare Rapone dei Ris di Roma, che giurerà nell’udienza del 5 dicembre 2022, per cercare nuove tracce biologiche nelll’abitazione di Lucifora. Particolarmente discussa fu una traccia di dna misto dei 2 uomini, evidenziata ed analizzata dal Ris di Messina, e rinvenuta nello scarico di un lavandino: una prova che secondo la Procura avrebbe collocato Corallo in quella casa in orari compatibili con la morte di Lucifora, che fu strangolato a mani nude.

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