Governo nazionale e regionale potrebbero riaprire tribunale Modica

Corriere di Ragusa Attualità

Governo nazionale e regionale potrebbero riaprire tribunale Modica

E’ tornato a riunirsi a Modica il Comitato Pro Tribunale. Esaurita la pausa elettorale e man mano che vanno ad insediarsi i rappresentanti eletti nel territorio e mentre va riprendendo l’attività dei Parlamenti e dei Governi, nazionale e regionale, è ripresa l’attività del Comitato tesa ad ottenere la riapertura del Tribunale o comunque l’utilizzo del nuovo e funzionale palazzo di giustizia di Modica rimasto chiuso (una scelta ancor più paradossale se si tiene conto dell’organizzazione logistica e funzionale del Tribunale di Ragusa). Nel corso dei lavori, presieduti dal portavoce Enzo Galazzo, in relazione a quanto emerso nel corso dei vari interventi è stato deciso di riprendere l’attività attraverso il preliminare ed essenziale coinvolgimento di tutti i parlamentari, nazionali e regionali, della provincia per il prosieguo delle iniziative, sospese per l’avvento delle elezioni, a partire dalla valorizzazione della legge-voto approvata nei mesi scorsi dall’Assemblea Regionale Siciliana. Il Comitato, se da un lato ha preso atto dell’azione svolta e programmata dal Coordinamento Nazionale e dalle diverse Regioni ed in particolare dall’Abruzzo, dall’altro ha deciso di chiedere un incontro col commissario straordinario del Comune di Modica, e di sollecitare una seduta aperta del Consiglio Comunale per trasferire sul piano istituzionale l’azione svolta a difesa e per il rispetto della dignità del territorio. E’ stato confermato l’impegno a muoversi in armonia coi comitati dei tribunali soppressi di Nicosia e di Mistretta coi quali oltre all’azione svolta in sintonia con Coordinamento Nazionale per la giustizia di prossimità, e nei confronti del Governo della Regione e dell’Assemblea Regionale Siciliana per l’ottenimento della legge voto (il cui percorso dovrà essere ripreso), è stato programmato di avanzare ricorso alla Corte di Giustizia Europea. Il Comitato, tenuto conto dell’incomprensibile comportamento di alcuni componenti (a partire del presidente del consiglio comunale di Modica che ha, a suo tempo, accettato di far parte del comitato di coordinamento) ha deciso di chiedere a ciascun componente di confermare la propria disponibilità a sostenere l’azione del Comitato partecipando agli incontri e a collaborare per le iniziative che saranno decise insieme. Il tutto senza escludere il coinvolgimento di tutti i consiglieri comunali, dei cittadini, dei professionisti, primi fra tutti gli avvocati, degli imprenditori, delle rispettive organizzazioni e delle sigle sindacali.

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