Corriere di Ragusa Nazionale

Al governo Musumeci ministro per il Sud, Urso allo Sviluppo Economico

2 siciliani nel governo della premier Giorgia Meloni: si tratta di Nello Musumeci e Adolfo Urso. L’ex presidente della Regione Nello Musumeci è stato indicato dalla stessa Meloni quale ministro per il mare e per il Sud. Il nome di Musumeci, che lo scorso 25 settembre, è stato eletto al Senato, circolava da qualche giorno e l’indiscrezione ha trovato conferma. L’altro ministro di fatto siciliano è Adolfo Urso, che, dopo la parentesi al Copasir, è ministro dello Sviluppo economico e del Made in Italy. Urso è nato a Padova ma da genitori di Acireale.
Nello Musumeci (Fratelli d’Italia) ministro delle Politiche del Mare e del Sud – Presidente della Regione siciliana nella legislatura appena conclusa, Nello Musumeci, 67 anni, bancario e giornalista pubblicista, è uno dei volti storici della destra in Sicilia degli ultimi trent’anni. Col governo Meloni sarà ministro del Sud e del Mare. Giovane presidente della Provincia di Catania eletto con il Msi nel 1994, resta alla guida dell’ente per due mandati. È stato anche coordinatore regionale di Alleanza Nazionale, partito che lascia nel 2005 in polemica con Gianfranco Fini, fondando il movimento regionale Alleanza Siciliana. Alla guida di questo nel 2006 si candida a Palazzo d’Orleans contro Totò Cuffaro e il centrodestra, ma non viene eletto. Sottosegretario di Stato alle Politiche del Lavoro nel quarto governo Berlusconi nel 2011. Nel 2012 ritenta l’avventura alla presidenza della Regione e viene sconfitto da Rosario Crocetta, candidato del centrosinistra. Nel 2017 è eletto governatore della Sicilia, incarico per il quale decide di non ricandidarsi a settembre scorso per favorire l’unità del centrodestra siciliano, quindi viene eletto senatore della Repubblica alle politiche del 25 settembre.
Adolfo Urso (Fratelli d’Italia) ministro delle Imprese e del made in Italy – Torna ad occuparsi di temi economici, dopo la parentesi al Copasir, Adolfo Urso. Il nuovo ministro dello Sviluppo economico e del Made in Italy ha alle spalle una lunga storia di destra. Nato a Padova 65 anni fa da genitori di Acireale (Catania), si laurea in Sociologia alla Sapienza di Roma, inizia l’attività politica nel Movimento sociale italiano e diventa giornalista. Tra i promotori di Alleanza Nazionale, entra in Parlamento nel 1994. Quella attuale è la sua settima legislatura, le ultime due da senatore. Con i Governi Berlusconi II e III è stato viceministro con delega al Commercio estero dal 2001 al 2006 e tra il 2009 ed il 2010. Forte dell’esperienza e dei contatti maturati nell’esecutivo di centrodestra fonda la società Italy World Services, che fornisce consulenza e assistenza per le imprese italiane all’estero. Nel 2015 aderisce a Fratelli d’Italia e nel 2018 torna alla politica attiva candidandosi al Senato. Eletto, ottiene la vicepresidenza del Copasir. La sua attività con la Iws gli viene contestata quando con il Governo Draghi gli si apre la strada verso la presidenza del Comitato di controllo sull’intelligence in quanto unico esponente dell’opposizione. Lui spiega di aver passato al figlio la guida della società. Viene quindi eletto presidente dell’organismo. Padre di tre figli, è sposato con Olga, ucraina di Lugansk, città dell’Ucraina, autoproclamata Repubblica filorussa. “Mia moglie e nostro figlio dialogano in russo”, ha recentemente raccontato il senatore.

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