MODICA – Al culmine della scorsa stagione di campionato, le indagini compiute dal Commissariato di Modica a seguito dell’incontro di calcio di eccellenza siciliana girone B fra Modica e Gela, tenutosi lo scorso marzo, si concretizzarono nell’arresto in flagranza di 4 persone, 2 tifosi del Gela e 2 del Modica, i primi per lancio e possesso di artifizi pirotecnici, mentre ai secondi erano stati sequestrati bombe carta, una mazza ed un coltello. Anche grazie all’ausilio delle immagini della Polizia Scientifica, i poliziotti riuscirono ad identificare i tifosi gelesi responsabili del porto abusivo di mazze, fumogeni e bombe carta che gli Agenti avevano sequestrano durante il prefiltraggio degli stessi, impedendo che questo “arsenale” venisse introdotto ed usato al “Vincenzo Barone”.
A seguito di tali arresti e deferimenti all’autorità giudiziaria, il Questore della provincia di Ragusa ha emesso ben 26 provvedimenti di Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive (Daspo) a carico di altrettanti ultras gelesi, con durata da uno a 5anni e taluni con obbligo di firma convalidato dal magistrato quale misura maggiormente afflittiva in considerazione dei precedesti specifici e delle condotte dei singoli. Sulla base della documentazione raccolta dagli Agenti in fase investigativa, la Procura della Repubblica di Ragusa ha citato tutti i tifosi gelesi a giudizio direttissimo, come prevede la normativa di settore in caso di reati commessi allo stadio per i quali risultano evidenti le prove a carico degli imputati. Tale monitoraggio effettuato dalla Polizia di Stato in occasione degli incontri calcistici a partire dalla scorsa stagione, ha portato lo scorso anno, altresì alla denuncia di 2 tifosi ennesi e 3 supporters modicani per condotte analoghe intemperanti e di turbativa dell’ordine pubblico, tutti poi raggiunti dal successivo provvedimento amministrativo del Daspo.