Il 20,5% delle famiglie italiane (5,2 milioni) vive in affitto e, a livello nazionale, il canone medio per un appartamento di 100 metri quadri in una zona semi centrale è di 538 euro mensili (6.450 euro annui), che incidono sul budget familiare per quasi il 20%. Ma nelle grandi città si arriva a punte di 1.400 euro al mese, che incidono per oltre il 50%. Lo calcola la Uil in un rapporto sui costi di locazione. Al top c’è Roma, con 1.415 euro mensili, in coda Caltanissetta, con 218 euro al mese. Il capoluogo siciliano con gli affitti più cari è Catania, dove si paga in media un canone mensile di 600 euro per 100 mq. Palermo è seconda a quota 465 euro al mese. A Ragusa si paga in media 260 euro al mese. Ma è proprio a Ragusa dove la svalutazione degli immobili è più evidente: nel cuore del centro storico la valutazione è in media di 752 euro al metro quadrato. Il drastico calo del valore delle case sarebbe correlato ad una sorta di “ghettizzazione” del centro storico, dove non sono stati previsti negli anni radicali interventi di recupero e valorizzazione, con un conseguente ed esponenziale spopolamento della zona, che versa praticamente in uno stato di semiabbandono.
