Una 13enne  vittima di abusi sessuali sistematici e sfruttamento da parte di un gruppo di adulti nelle serre di Acate. Scattano le condanne

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Una 13enne vittima di abusi sessuali sistematici e sfruttamento da parte di un gruppo di adulti nelle serre di Acate. Scattano le condanne

ACATE – Una bambina di 13 anni è stata per lungo tempo vittima di abusi sistematici e sfruttamento da parte di un gruppo di adulti, come accertato dall’operazione Greenhouse coordinata dalla procura di Catania e condotta dalla squadra mobile di Ragusa. Il giudici del tribunale di Ragusa, in sessione collegiale, hanno condannato in primo grado diversi imputati. Un pensionato italiano è stato condannato a 7 anni e 4 mesi, mentre 2 marocchini a 5 anni e mezzo di reclusione. Oltre alle pene detentive, tutti gli imputati dovranno sostenere il pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere. Un altro aspetto della sentenza riguarda la lunga serie di interdizioni comminate: tra queste, il divieto perpetuo di ricoprire incarichi in scuole di ogni ordine e grado, di esercitare qualunque ufficio o servizio in istituzioni o strutture frequentate prevalentemente da minori, sia pubbliche che private. Al termine della pena, per ulteriori 18 mesi, avranno il divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori e di svolgere lavori che comportino contatto abituale con essi, con l’obbligo di comunicare alla polizia la propria residenza e ogni eventuale spostamento.

Il racconto degli inquirenti e le indagini hanno portato alla luce una realtà agghiacciante: la giovane vittima viveva in un contesto di profondo degrado familiare, sottoposta a rapporti sessuali con uomini adulti, spesso conosciuti nelle campagne di Acate, dove lavorava nelle serre nonostante la giovane età. La madre della bambina, una donna romena già condannata per sfruttamento della prostituzione, era stata arrestata in precedenza. Tra gli arrestati un marocchino 30enne, un connazionale e 2 italiani di 61 e 89 anni, quest’ultimo nel frattempo deceduto.