RAGUSA – “Se persegui la verità e i tuoi ideali, non aver paura di andare avanti senza fermarti. E’ un principio che mi appartiene e lo porto avanti con determinazione. In politica si può dire tutto e il contrario di tutto, ma io non gioco a questo gioco”. Così il consigliere comunale Saverio Buscemi che, nella seduta del consiglio comunale di lunedì sera, ha comunicato la propria adesione al gruppo Misto. In un lungo intervento, Buscemi ha spiegato le ragioni di questa determinazione. “Dopo 5 mesi – ha sottolineato – il primo cittadino ha scelto di non scegliere, prendendo in giro me e ignorando la volontà di chi ci ha votato. Con un abuso di potere, ha tolto al mio gruppo la rappresentanza in Giunta. Avrebbe potuto scegliere di mantenere in Giunta un assessore senza alcuna rappresentanza in consiglio, una decisione politicamente ed eticamente discutibile. O, avrebbe potuto – e a mio avviso dovuto – permettermi di indicare un nuovo assessore. La mia intenzione era quella di individuare questa figura tra le persone che si sono impegnate nella nostra lista, condividendo la scelta con il primo cittadino. Tuttavia, in questi cinque mesi, non c’è mai stata, da parte del sindaco, la volontà di concederci questo assessorato: non mi ha mai chiesto di proporre un nome né ha mai aperto un confronto sul tema. Ha deciso, invece, di trattenere queste deleghe e mantenere congelato questo assessorato – una posizione che ci siamo guadagnati sul campo al pari di molti colleghi presenti in Giunta – e questo magari per decidere di concederlo in avanti a chicchessia. Con questa scelta, Cassì e il suo ristretto gruppo di fidati si sono arrogati il diritto di decidere che quasi 1.800 persone rimangano prive di una rappresentanza in Giunta. E lo ha fatto tradendo il patto elettorale che avevamo condiviso, il quale garantiva a ogni lista con almeno un consigliere il diritto a una rappresentanza. Oggi, senza possibilità di smentita, posso affermare che con il suo comportamento, il sindaco ha violato quel patto, non solo nei miei confronti, ma anche verso tutto il gruppo e le persone che rappresento. Insomma, da paladino del civismo a paladino del cinismo il passo è stato breve”.
“Grazie – ha poi aggiunto Buscemi rivolgendosi al primo cittadino – per averci umiliato il giorno dopo le elezioni, assegnandoci due deleghe deboli. Non per i temi, ci mancherebbe, ma per la sostanza in quanti privi di portafoglio: senza risorse, era impossibile promuovere azioni concrete sul territorio. Mi sono sempre lamentato di questa limitazione e la risposta del sindaco è sempre stata che quelle deleghe erano per lui determinanti quanto le altre. Se fosse stato davvero così, oggi non avrebbe rinunciato ad assegnarle a un nuovo assessore, né tantomeno le avrebbe suddivise tra due membri della Giunta che già detengono incarichi rilevanti. Così facendo, ha ulteriormente annacquato il loro peso, confermando e ratificando ciò che ho sempre sostenuto e che tutti sanno: erano deleghe senza peso reale”. “Ad oggi – ha continuato Buscemi – la mia intenzione è prestare fede al programma elettorale che ho sottoscritto all’interno di questa alleanza civica guidata da un sindaco civico, ma lo farò aderendo al gruppo Misto in quanto la mia scelta di coerenza mi impedisce di essere capogruppo di una lista che porta il nome di una persona dalla quale ho preso le distanze, e questo ad ulteriore dimostrazione che non mi interessano i titoli personali. Per questa ragione, tutto ciò che passerà dalla Giunta e di cui non sarò a conoscenza, in quanto privo di una rappresentanza diretta, lo voterò secondo coscienza. Perché sono qui per rappresentare chi mi ha eletto”.
SUD CHIAMA NORD CRITICA BUSCEMI
“Buscemi esce allo scoperto: il suo problema non era Sud Chiama Nord, ma un posto in giunta”: è il giudizio lapidario della nota del Coordinatore regionale di Sud Chiama Nord Danilo Lo Giudice. “La montagna ha partorito il topolino”. Dopo settimane di ambiguità e giochi di posizione, Saverio Buscemi ha finalmente mostrato il vero motivo del suo dissenso: non era Cateno De Luca, non era Sud Chiama Nord, ma semplicemente la mancata assegnazione di un posto in giunta diverso da quello che lui stesso aveva indicato. Dopo aver rotto con Andrea Distefano, dopo aver preso le distanze da Sud Chiama Nord, oggi attacca anche il sindaco Peppe Cassì, accusandolo di non si sa bene cosa. Un copione già visto, che conferma quanto avevamo previsto: Buscemi finirà per litigare anche con se stesso. Le sue accuse appaiono pretestuose e prive di fondamento con una ricostruzione che ha lasciato incredulo sia il sindaco Cassì che i componenti della giunta. È chiaro che il suo percorso politico è stato guidato non da una visione per la città, ma da meri interessi personali. Sud Chiama Nord continua a lavorare con serietà per il bene di Ragusa, senza cedere alle logiche di chi pensa che la politica sia solo un gioco di poltrone.
A dimostrazione di ciò, il nostro assessore Andrea Distefano ha fatto un passo indietro per il bene della città e per evitare qualunque strumentalizzazione possibile, dimostrando, lui sì, che l’interesse comune viene prima di qualunque posizione personale. Ancora una volta – chiude la nota – rinnoviamo la nostra fiducia al Sindaco Cassi, come già avvenuto in passato, certi che saprà ben valutare le scelte future da attuare nell’esclusivo interesse della città di Ragusa”.