MODICA – “Dal “caro affitti” ai mancati contributi per i commercianti del centro storico di Modica in sofferenza, ci sono già risorse per 450.000 euro disponibili da subito”: lo sostiene Christian Piccitto, un giovane modicano già da tempo impegnato politicamente e in rappresentanza di un gruppo di coetanei desiderosi di fare qualcosa di concreto per Modica, impegnandosi fattivamente, come già accaduto nel recente passato con “Idea Forza”, un movimento che raccolse un migliaio di firme per favorire l’avvio dell’isola pedonale in corso Umberto, progetto poi rimasto fermo al palo per il disinteresse palesato dall’amministrazione comunale. Ora Christian Piccitto, mettendo in prima linea l’amore e l’attaccamento per Modica, esprime il suo punto di vita e le sue proposte in una lettera aperta rivolta ai vertici locali e provinciali della Cna (Confederazione nazionale artigiani) e agli stessi commercianti di Modica. Di seguito il testo della lettera:
Cari amici,
appena qualche giorno fa ho avuto modo di condividere con voi una riflessione sullo stato del nostro centro storico. Come è ovvio che fosse, il punto di partenza non poteva non essere la proposta di isola pedonale lanciata da noi appena un anno fa e attorno alla quale molti di voi avete creduto. Ne abbiamo discusso a lungo, insieme. Lo abbiamo rifatto di nuovo, in questi giorni. Ci avete voluto incontrare, avete voluto condividere con noi i vostri disagi, le vostre paure, i vostri timori; ma anche la vostra tenacia, la vostra forza, la vostra voglia ferrea e indissolubile che vi spinge a credere – nonostante tutto – in questa meravigliosa Città. Nella nostra Modica. Mi consentirete adesso di rivolgermi a tutti voi ed elencare brevemente le criticità maggiori che sono emerse. Parliamo del problema del “caro affitti”, di mancati contributi per i commercianti del centro storico in sofferenza, di una pianificazione dello sviluppo del centro storico ormai ferma a qualche anno fa, di sgravi – per tasse e tributi – del tutto inesistenti. Di tutto ciò, insomma, che non vi consente di poter essere competitivi e attrattivi e che, purtroppo, è la causa primaria del gran numero di chiusure di attività che in appena un anno si stanno registrando.
Le problematiche sono tante, lo sappiamo. Ma sono anche, tutte, facilmente risolvibili. Basti pensare che i fondi da destinare al centro storico per intervenire immediatamente e risolvere le problematiche di cui scriviamo sopra, ci sono. E facciamo riferimento a 2 fonti: la prima, usando i proventi derivanti dalla tassa di soggiorno (stimabile attorno a 300.000 euro) che, essendo una tassa di scopo, non è soggetta ai limiti imposti dallo stato di dissesto economico. La seconda, attingendo dai numerosi trasferimenti regionali di cui la nostra Città è beneficiaria. Basti pensare che, soltanto nella scorsa manovra finanziaria, un emendamento a firma dell’ On. Ignazio Abbate destina 150.000 euro per lo sviluppo economico della Città. Fondi questi, insieme a quelli che riguardano la tassa di soggiorno, che possono essere stanziati e impiegati – già da subito – per il nostro centro storico.
Fondi che – è utile ricordarlo e ribadirlo ancora – sono vincolati dall’uso proprio e certo che se ne deve fare. Gli uni, per la promozione del turismo, gli altri per lo sviluppo economico della Città. Non possiamo, e non potete, accettare una narrazione contraria e diversa a questa, che ha solo il dovere di descrivere – con l’ultima di sempre – la realtà dei fatti. Ed ecco che, per il tramite di questa lettera e di queste poche righe, io mi rivolgo a voi chiedendovi di farvi portavoce di tutto questo. E di farlo a gran voce, con chi oggi è al governo della città e nelle vostre sedi associative. Chiedete di indire e convocare immediatamente un tavolo tecnico per stabilire e decretare l’uso di queste somme. Il tema del centro storico, le vostre problematiche, devono assumere oggi l’ordine della priorità assoluta nell’agenda di governo della Città. Nulla è più differibile; al contrario, anzi, è urgente. Noi saremo sempre dalla vostra parte, nella speranza di tornare a scrivervi domani di quanto bello, pieno di vita e finalmente attrattivo sia il nostro centro storico.
Un abbraccio a ciascuno di voi e un caro saluto.
Christian Piccitto