La metropolitana di superficie non ancora realizzata a Ragusa: sit-in di protesta. Ci hanno messo una pietra sopra!

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La metropolitana di superficie non ancora realizzata a Ragusa: sit-in di protesta. Ci hanno messo una pietra sopra!

RAGUSA – Un decennio fa, nel corso di una partecipata cerimonia nel piazzale esterno dalla stazione ferroviaria di Ragusa, venne posata la finta lapide del ventennale della metropolitana di superficie, ancora oggi rimasta come monito per le future generazioni. Si voleva, con quella provocatoria commemorazione, mettere alla berlina la classe politica ragusana che per più di vent’anni aveva trascurato, affossato, dimenticato il progetto della metropolitana. Oggi, visto che 10 anni dopo quella commemorazione, di metropolitana non c’è ombra nella città di Ragusa, è stata posta una nuova lapide. Per puntare i riflettori su un progetto che, al momento, non ha ancora visto la luce. L’iniziativa è della Cub trasporti.

“I soldi, gli stanziamenti per le periferie del governo Renzi e i contributi regionali, ci sono. I progetti, a partire da quello ripreso dall’ing. Ciuffini con la Società per la Mobilità Alternativa e fatto proprio dal Comune di Ragusa, ci sono pure, e Rete Ferroviaria Italiana li ha fatti propri. Come in tutte le opere pubbliche di questo tipo si procede per lotti, ma la gara d’appalto per il lotto principale, la ristrutturazione della stazione centrale di Ragusa, è andata a vuoto ben quattro volte. A che gioco stanno giocando? Sono le imprese che attendono dei rialzi sostanziosi? È Rfi che non si muove nel giusto verso? Si tratta di domande legittime dal momento che di questo passo non si sa quanti altri decenni passeranno prima che la metropolitana possa diventare realtà”.

“Gli anni passano – è spiegato ancora – e basterà un soffio di vento contrario: una nuova amministrazione con altre idee per la testa, un cambio di linea alla regione, una nuova strategia di Rfi, una contingenza economica difficile, il prevalere di decisioni populiste e nord centriche (anche all’interno della nostra regione), per far sì che il sogno della metropolitana di superficie ritorni nel cassetto delle incompiute”.