ISPICA – Il Pd “sconfessa” il consigliere di riferimento Gianni Stornello sul mancato appoggio di quest’ultimo al voto sulla mozione di sfiducia al sindaco Leontini: “Non ha espresso il nostro pensiero” è la sintesi. Stornello aveva deciso (a questo punto a titolo personale, stante il mancato avallo del suo partito) di abbandonare l’aula al momento della votazione. Ad intervenire sulla questione e spiegare il punto di vista dei democratici è il segretario cittadino Salvatore Fronterre che dichiara: “Il consigliere Gianni Stornello, unico rappresentante del nostro partito in Consiglio comunale, chiamato ad esprimere il proprio voto sulla sfiducia a un’amministrazione fallimentare e dannosa per la nostra città ha deciso, senza alcun preavviso e in totale autonomia, di abbandonare l’aula consiliare al momento della votazione, impedendo di fatto la caduta di un governo locale già privo di numeri e di credibilità. Questo comportamento rappresenta una grave mancanza di rispetto nei confronti del partito e della linea politica decisa in modo unanime dalla segreteria e dal direttivo”.
“La scelta del consigliere Stornello di non rispettare questa indicazione – afferma ancora il segretario cittadino del Pd – ha indebolito l’azione politica del partito e sollevato legittime perplessità tra i nostri iscritti e sostenitori. Le motivazioni addotte dal consigliere, legate alla ‘questione etica e morale’, pur toccando un tema rilevante, non possono giustificare la mancata assunzione di responsabilità politica in un momento così delicato per la città. L’etica e la moralità non si difendono con l’inazione, ma con scelte coraggiose e coerenti. Inoltre, la politica richiede lealtà e senso di responsabilità verso la comunità che si rappresenta e verso il partito che ha dato fiducia a chi ne ricopre incarichi istituzionali”.
“Il Partito Democratico di Ispica – conclude Fronterre – ribadisce la propria estraneità alla decisione di astensione del consigliere Gianni Stornello e si riserva di adottare i provvedimenti necessari per tutelare la propria coerenza e credibilità politica. Un partito serio e responsabile non può tollerare scelte personali che contrastano con decisioni politiche assunte in modo collettivo”.
COSA ERA SUCCESSO NELL’AULA CONSILIARE
9 voti favorevoli alla mozione di sfiducia e 5 contrari: il quorum non viene raggiunto e il sindaco Innocenzo Leontini resta in carica. Dopo un dibattito durato oltre 6 ore in consiglio comunale mercoledì sera, alle 22,50 la votazione non ha raggiunto il quorum previsto dalla norma, motivo per cui si proseguirà con l’attuale amministrazione. Nessun commissariamento. Decisiva la scelta dei consiglieri Gianni Stornello del Pd e Paolo Monaca di Sud chiama Nord, che hanno scelto di uscire fuori dall’aula al momento del voto. La mozione di sfiducia era stata presentata dal consigliere comunale Serafino Arena, appoggiato da Pierenzo e Giovanni Muraglie, Angelina Sudano, Salvatore Milana, Angelo Galifi, Mary Ignaccolo, Matilde Sessa e Carmelo Oddo. Hanno votato contro la mozione i consiglieri Giambattista Genovese (presidente del consiglio), Carmelo Denaro, Ketty Roccasalva, Antonella Denaro e Lorenzo Ricca, mentre i consiglieri Stornello e Monaca, come accennato, sono usciti dall’aula al momento della votazione.