Tumulati in Tunisia i corpi delle 2 vittime dell’incendio a Vittoria

Corriere di Ragusa Cronaca

Tumulati in Tunisia i corpi delle 2 vittime dell’incendio a Vittoria

VITTORIA – Sono stati tumulati nel cimitero di Gafsa in Tunisia i corpi di madre e figlia uccisi nel rogo appiccato dal figlio in casa nella notte a Vittoria. Il quartiere dove vivono le famiglie di Kamal Zaouali e di Mariam Sassi non ha dormito per poter dare l’ultimo saluto alle 2 sventurate donne. Un caldo afoso ha reso la notte ancora più dura. È un familiare a comunicare a La Sicilia da Gafsa che mercoledì mattina sono stati celebrati i funerali e a raccontare della tormentata notte, di caldo e dolore, che ha preceduto le esequie. «Ieri non abbiamo dormito. Faceva molto caldo e aspettavamo l’arrivo dei corpi di Mariam e Sameh». Sono arrivate intorno all’una e mezza di notte. I parenti delle famiglie paterne e materne, amici e vicini di casa si sono riversati in gran numero nella casa di Kamal nel quartiere di Al-Sorour a Gafsa. Mariam e Sameh sono state trasferite, nella mattinata, circa alle 10 del mattino, nel cimitero del quartiere di Al-Nour, dove i presenti hanno pregato per loro e lì sono state sepolte. «La tristezza – prosegue – ha travolto tutti e il rammarico era evidente sui nostri volti. Chiunque sia genitore ha iniziato a percepire il pericolo e i rischi delle dipendenze per le nuove generazioni, tra gli avvertimenti sulla diffusione della droga tra i giovani e gli studenti. Possa Allah avere pietà di Mariam e Sameh e concedere pazienza e conforto alle loro famiglie e ai loro cari».

Kamal e Mariam sognavano l’Italia e qui erano venuti per far nascere e crescere le loro figlie Oumaima, Sameh e Ibtisem, e Wajidi. Adesso che Mariam e Sameh non ci sono più, la grande speranza è che i progressi fatti, in termini di ripresa dalle ustioni, da Kamal e Oumaima permettano loro di poter riabbracciare Ibtisem al più presto. Lei, dotata di una capacità d’animo fuori dal comune, ha trovato e troverà nell’amore per suo padre e sua sorella Oumaima la forza per affrontare una tragedia immane.

Wajidi Zaouali, l’autore del rogo mortale, resta in carcere a Ragusa. Il 30enne aveva ammesso i fatti dinanzi al giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Ragusa. E’ accusato dei reati di omicidio plurimo e tentato omicidio dopo che, cospargendo di liquido infiammabile la camera da letto dei genitori, il corridoio e l’ingresso dell’abitazione stabilmente occupata dal padre, dalla madre e dalle sorelle, aveva appiccato il fuoco con un accendino, causando la morte della madre Mariem Sassi, 55 anni, e della sorella Sameh, 34 anni, a causa delle gravi ustioni subite. Il tunisino era stato fermato alla stazione dei pullman, dove stava tentando la fuga. Il padre 57enne e l’altra figlia di 19 anni sono ricoverati. Una terza sorella si è salvata solo perché frequenta l’università e vive fuori Vittoria.

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