Acqua giallastra dai rubinetti delle case a Marina di Ragusa

Corriere di Ragusa Attualità

Acqua giallastra dai rubinetti delle case a Marina di Ragusa

RAGUSA – “Acqua giallastra in alcune zone di Marina di Ragusa. Seppure sollecitato riguardo alla potabilità o meno della stessa, il sindaco, pur essendo a conoscenza del fenomeno già da almeno una settimana, ha ritenuto opportuno non solo non rispondere al nostro quesito posto in aula ma neppure emettere una specifica ordinanza restrittiva rispetto al consumo dell’acqua in questione. Una situazione paradossale, anzi grottesca, visto che, a tal riguardo, non c’è stata alcuna risposta mentre i cittadini, che ci hanno giustamente riempito di foto emblematiche, pretendono, e noi con loro, di sapere come stanno le cose”. Lo dice il consigliere comunale dei Cinque Stelle, Sergio Firrincieli, che aggiunge: “E neppure la si può buttare ogni volta in caciara addebitando responsabilità soltanto a Iblea Acque in quanto gestore del servizio. E’ il sindaco, primo responsabile della salute pubblica, che deve dirci se quest’acqua è più o meno idonea per gli utilizzi umani e deve, dunque, intervenire nell’emergenza come, tra l’altro, è stato detto nelle precedenti comunicazioni quando abbiamo chiarito che sull’emergenza idrica ci saremmo attesi un altro tipo di operatività da parte del primo cittadino con la creazione di un centro operativo comunale (Coc) appositamente convocato”.

“Ora – aggiunge Firrincieli – non sappiamo se ciò che stia accadendo è dovuto a un guasto al potabilizzatore di Camemi o ancora a una mancata manutenzione dei filtri. O forse potrebbe essere stata una errata manovra da parte degli operatori che ne gestiscono il funzionamento. Non lo sappiamo perché il sindaco non ha risposto alla nostra richiesta di chiarimenti. Tutto questo è un atteggiamento censurabile visto che, tra l’altro, alcuni medici di famiglia ci dicono che in queste settimane, tra la popolazione, si sono riscontrati problemi intestinali: tutto questo potrebbe essere riconducibile alla nostra famosa acqua gialla? Non lo sappiamo. Ma questo silenzio e questa inattività non depongono a favore. E tutto ciò a fronte di un primo cittadino che si fregia di un sondaggio che lo colloca al 60% delle preferenze (auguri), ma che poi risulta assente nella gestione dei problemi della città. Un atteggiamento che, per l’elettorato, risulterà incomprensibile? Ce lo chiediamo. E, però, all’elettorato che ancora oggi lo sostiene piace ritrovarsi un liquido giallastro nelle tubature e nelle cisterne, curare la dissenteria (che, lo ripetiamo, non sappiamo se sia meno imputabile a questo disservizio), rimanere senz’acqua. Quindi, vuol dire che ci meritiamo tutto questo”.

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