“Non trasferite Padre Floridia dal Duomo di San Giorgio, che è la sua casa ormai da 35 anni”

Corriere di Ragusa Attualità

“Non trasferite Padre Floridia dal Duomo di San Giorgio, che è la sua casa ormai da 35 anni”

RAGUSA – “Non trasferite Padre Floridia dal Duomo di San Giorgio, che è la sua casa ormai da 35 anni”: questo il sunto dell’accorato appello rivolto alla Diocesi di Ragusa dalla Comunità Iblea i Parrocchiani di Ibla. “Dopo le numerose vicissitudini legate alla richiesta fatta al Dicastero per il Culto Divino per rendere giustizia alla storia della città e alla figura di San Giorgio Martire a Ragusa – inizia la nota – finalmente la verità ha trionfato e il Dicastero ha prodotto il decreto tanto sospirato attraverso il quale San Giorgio viene proclamato Patrono Aeque Principalis della città. La verità ha trionfato. Per arrivare a tanto abbiamo dovuto sopportare angherie e calunnie di ogni genere, e, dispiace avere appreso come molto di tutto ciò sia pervenuto da certi “uomini di chiesa”. In tutto questo doloroso percorso abbiamo constatato il grave, feroce, calunnioso e impietoso attacco al nostro parroco don Pietro Floridia che, solo perché egli si è permesso di appoggiare la nostra causa, di difendere la verità e ricercare la giustizia, è stato oggetto di ingiurie e calunnie di ogni genere. Ora, è arrivato il momento della resa dei conti per padre Floridia, reo di avere condiviso la nostra iniziativa della ricerca di giustizia e verità per San Giorgio e per la città.

Corre voce infatti della volontà da parte delle autorità curiali della Diocesi che quanto prima egli sarà trasferito ad altra parrocchia e in questo, sembra, si adduca il motivo che da oltre 35 anni si trova a guidare San Giorgio. Il paventato trasferimento, sarebbe “giustificato” da questa che riteniamo una scusa. Ci chiediamo se sarà una promozione o un declassamento (tecniche ambedue utilizzate per “eliminare” persone scomode, che hanno dato fastidio o quando si vuole togliere un impaccio). In realtà pensiamo che qualcuno in Curia abbia mal digerito che padre Floridia abbia condiviso con noi la ricerca della verità e della giustizia, da certi, tanto predicata dai pulpiti. Se il premio per un sacerdote che ha testimoniato e lottato per la verità e la giustizia consiste nell’impietoso trasferimento da una comunità che lo vuole tanto bene, soprattutto ormai a pochi anni dalla pensione, la chiesa non ci fa una bella figura.

Noi parrocchiani non siamo affatto stanchi di padre Pietro Paolo Floridia, Sacerdote e uomo dalla incrollabile fede, vero Pastore della comunità di San Giorgio, benefattore e liberatore di tante anime che sono state per mezzo suo ricondotte a Dio. Anche se siamo pienamente consapevoli che niente è per sempre, ci chiediamo: perché oramai a pochi anni dal compimento del 75° anno di età egli debba essere trasferito dopo una vita che si trova a San Giorgio? Perché questo trauma e questa “violenza” per lui e per la comunità che tanto lo vuole bene? Perché questo impietoso trasferimento guarda caso dopo la questione del patronato di San Giorgio sulla città di Ragusa? In tutto ciò rimane l’amaro in bocca perché si ha la percezione che gli uomini di Dio sono sempre meno e tendono ad essere schiacciati. Ci auguriamo – conclude la nota – che le voci della rimozione di padre Floridia da San Giorgio siano e rimangano solo voci altrimenti non sarebbe credibile la “scusa” dei 35 anni o la “necessità” altrove e si aprirebbe la strada alla verosimile ipotesi della punizione, cosa che non darebbe lustro alla Chiesa locale”.

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