Banca Agricola Popolare di Ragusa (Bapr) condannata a restituire il capitale investito nelle azioni e a risarcire i danni. Nota Adusbef che auspica “Soluzioni a larga scala”

Corriere di Ragusa Cronaca

Banca Agricola Popolare di Ragusa (Bapr) condannata a restituire il capitale investito nelle azioni e a risarcire i danni. Nota Adusbef che auspica “Soluzioni a larga scala”

RAGUSA – Con sentenza pubblicata il 28 giugno 2024 il Tribunale di Ragusa è tornato a decidere sulla vicenda degli acquisti di azioni della Banca Agricola Popolare di Ragusa (Bapr) e ha condannato l’istituto di credito a restituire il capitale investito da 2 azionisti che si erano rivolti alla sede Adusbef di Ragusa, detratte le cedole percepite, e a risarcirli del danno costituito dagli interessi che il capitale avrebbe fruttato ove investito in titoli a basso rischio adeguati al loro profilo nonché a corrispondere le spese del giudizio.

“È una sentenza molto importante e significativa che attendevamo e che ci gratifica di tutto il lavoro svolto sia a livello associativo che giudiziario per assistere i nostri associati – afferma l’Avv. Elisabetta Freni Delegato Adusbef di Catania e Ragusa che ha seguito la vicenda unitamente al Presidente Adusbef Avv. Antonio Tanza e al Dott. Gaspare Di Maria Delegato Adusbef Agrigento che ha svolto attività di Ctp nel giudizio – e che serve anche a consolidare l’orientamento già espresso oltre che dall’Arbitro per le Controversie Finanziarie anche dai Tribunali di Ragusa e di Catania, e a dare speranza a tutti i piccoli risparmiatori divenuti azionisti della Bapr che da anni si ritrovano con i propri risparmi bloccati in un investimento di cui non conoscevano i rischi e le caratteristiche”.

“I ricorrenti – si legge nella nota dell’Adusbef – entrambi soggetti privi di alcuna competenza finanziaria, avevano investito i propri risparmi in azioni BAPR senza che venissero loro sufficientemente illustrate le caratteristiche dei titoli e dell’investimento che andavano ad effettuare, ritenuto dal Giudice inappropriato ed inadeguato rispetto al loro profilo di investitori”.

“Il Giudice ha ritenuto non assolti gli obblighi informativi della Banca anche in ragione della loro illiquidità e, sotto tale aspetto, le considerazioni contenute nella Sentenza potranno essere applicate ai casi analoghi” conclude l’Avv. Freni. “Ora la Bapr dovrà ottemperare alla Sentenza, con l’auspicio che finalmente decida ad affrontare la questione su larga scala per trovare una soluzione da proporre una volta per tutte all’intera platea degli investitori e non solo a quelli – conclude la nota che si sono rivolti ai Tribunali per ottenere la restituzione dei loro risparmi”.

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