Corriere di Ragusa Attualità

Una densa nube di fumo tossico avvolge una vasta area costiera dello Sciclitano. I residenti formano un comitato spontaneo

SCICLI – “La scorsa notte una densa nube di fumo tossico ha avvolto una grande porzione di territorio costiero nel comune di Scicli, nube dovuta alla combustione della “fratta” residuata dalle coltivazioni in serra”: è quanto denunciato da un gruppo di residenti di contrada Pezza Filippa e territori limitrofi in una nota a firma di Giampaolo Schillaci, Maria Grazie Cannella e Peppe Padua. “La combustione di questo tipo di rifiuti – prosegue la nota – costituisce un grave attentato alla salute, alla economia di tutta la nostra area votata al benessere e al turismo, ed è un reato previsto dal codice penale e punito con pene severe.

Noi cittadini non permetteremo che questo fenomeno possa ripetersi impunemente. Un fenomeno che ha già distrutto la salute e il benessere dei residenti e l’economia turistica di ampie fasce del territorio siciliano. Ci attendiamo la più completa collaborazione non solo da parte delle istituzioni, ma anche dei tanti agricoltori responsabili e perbene. In altri termini, in considerazione dei gravi pregiudizi all’economia di tutta la fascia costiera, votata al turismo nazionale internazionale, degli ancora più gravi pregiudizi nei riguardi della salute degli abitanti e dei residenti, tenendo conto della gravità del reato di combustione dei rifiuti ai sensi del codice penale con l’aggravante connessa al rilascio nell’ambiente di materiali tossici e nocivi alla salute, verrà preso in considerazione ogni strumento possibile per stroncare un fenomeno che ha già distrutto l’economia di una vasta fascia costiera della Sicilia sud orientale.

Non permetteremo che il fenomeno si espanda anche nell’area di Scicli e ogni mucchio di materiale pronto a essere smaltito in maniera verrà segnalato alle Forze dell’ordine. Si preannuncia dunque – conclude la nota – la costituzione di un comitato spontaneo volto a proteggere la salute delle persone e la salubrità dell’ambiente contro i comportamenti di una minoranza di persone poco rispettose del vivere civile”.

Condividi questo