Polemiche sull’aumento della Tari a Scicli: le opposizioni a muso duro

Corriere di Ragusa Politica

Polemiche sull’aumento della Tari a Scicli: le opposizioni a muso duro

SCICLI – “L’incapacità della gestione rifiuti in Sicilia e nel nostro Comune si sintetizza in una parola: aumento”. Così esordiscono i consiglieri comunali Caterina Riccotti, Marianna Buscema, Bruno Mirabella e Consuelo Pacetto. Il motivo? “Nell’ultima seduta del Consiglio comunale – spiegano i componenti dell’opposizione – l’amministrazione Marino ha decretato l’aumento della Tari a causa dei costi in continuo aumento della raccolta rifiuti. Un lavoro sul campo fatto in modo egregio da tutti i lavoratori del settore non dà risposte economiche ai cittadini che dovranno pagare circa il 7% in più rispetto a quanto pagato precedentemente. Non è possibile continuare a chiedere ai cittadini di pagare l’incapacità politica a livello regionale di affrontare l’emergenza rifiuti, incapacità che ricade a livello comunale. Ad oggi l’approvazione delle tariffe comunali che devono essere esitate al 20 luglio, ma, dalle notizie che abbiamo, si attende una proroga. Quindi ci chiediamo: perché tanta premura nell’approvazione e non attendere se da parte della Regione si possono avere gli aiuti promessi? Tra le altre cose leggiamo da notizie di stampa di queste ore che, proprio mercoledì, mentre il Comune di Scicli si preoccupava di aumentare le tariffe ai cittadini, il governo regionale con una manovra correttiva mette “una pezza” economica anche al settore rifiuti che andrà a beneficio dei Comuni per abbassare la Tari. Una misura importante che però non deve farci dimenticare che serve una visione politica che non ricorra ai ripari ma sappia strutturare soluzioni. Mentre la Regione faceva questo passo che fa la nostra amministrazione? Si premura di far votare dalla sua maggioranza aumenti non più sopportabili dalla città”. “Ci sembra – concludono i consiglieri – che ci sia solo premura a fare cassa sulle spalle della città. Noi abbiamo votato contro con convinzione e coesione di tutta la minoranza perché non è possibile continuare a calpestare le promesse fatte ai cittadini: tra il #dilloaMario e il relativo ascolto ci pare che il fallimento sia totale”.

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