Corriere di Ragusa Nazionale

L’incredibile e doloroso caso del giovane Thomas. Rispetto

di SABINA DI MARTINO

Non solo Pescara: l’Italia intera si scopre sgomenta ed attonita non riuscendo a credere a quello che legge. Tanta ferocia e crudeltà colpiscono al cuore. L’epilogo tragico e brutale di questa orribile vicenda ci restituisce l’immagine di un tessuto sociale giovanile profondamente minato da freddezza indifferenza arroganza, smisurata autostima, delirio di onnipotenza. Guardando attentamente la foto di Thomas dai tratti fieri e gentili viene da pensare ad un adolescente irrequieto alla conquista di una giusta rivalsa con il quale occorre sottolineare, la vita si è dimostrata poco generosa fin dall’inizio. Ma un eventuale riscatto è possibile, una aspettativa perseguibile che nasce solo dall’inclusione. Ed è proprio a questo punto che sorge spontanea una amara riflessione: la società attuale non sembra promuovere in generale alcuna forma di inclusione né attraverso la scuola (i ragazzi fermati frequentavano il liceo) né attraverso altri
canali di comunicazione connessi alla sfera socio ambientale primo tra tutti quello mediatico.

I “media”, ma anche i testi di alcune canzoni, possono fare presa e veicolare in un senso o nell’altro i comportamenti giovanili, quantomeno influenzarli, con tutto quello che ne consegue. In un quadro distorto dove spesso l’apparenza conta più della sostanza, l’individuazione della scorciatoia più del merito si fa strada l’idea che prepotenza ed aggressività possano costituire la differenza e qui l’hanno fatta, senza ombra di dubbio, consegnando Thomas che confidava in una adolescenza condivisa con coetanei empatici ed inclusivi ad una fine crudele e profondamente ingiusta dove la totale assenza del tanto evocato RISPETTO ha costituito parte integrante del terribile e tragico evento. Il sacro RISPETTO per la vita. Questa forma di Rispetto unica e sola portatrice di valore assoluto.

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