L’abbraccio di Ragusa in ricordo di Maria Zarba e Mahsa Amini

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L’abbraccio di Ragusa in ricordo di Maria Zarba e Mahsa Amini

“Bella ciao” in iraniano ha accolto le donne e uomini, giovani e meno giovani, alla manifestazione organizzata dall’associazione “Adessobasta”, in collaborazione con il comune di Ragusa e la Consulta Giovanile per ricordare il quarto anniversario del femminicidio di Maria Zarba, commesso a Ragusa, e gli orrori ai danni delle donne iraniane che stanno lottando per la libertà in memoria di Mahsa Amini, uccisa dal regime iraniano per un velo indossato non correttamente. Nonostante la tristezza del ricordo, sempre vivo, per non dimenticare perché la violenza deve essere sempre combattuta, è stato un momento di gioia e di vicinanza. Ragusa ha dato testimonianza di essere accanto alla famiglia di Maria, che era, come sempre, presente, e accanto alle donne iraniane che stanno, con coraggio e determinazione, lottando per affermare la loro autodeterminazione e libertà. Il senso dell’iniziativa è stato rappresentato dai brevi e significativi interventi della presidente di Adessobasta Franca Carpineri e del sindaco di Ragusa Peppe Cassì, assieme ad altre testimonianze. Poi la manifestazione è proseguita con le note di “Un girodonto intorno al mondo” di Sergio Endrigo, “Se tutte le ragazze, le ragazze del mondo si dessero la mano, si dessero la mano allora ci sarebbe un girotondo intorno al mondo, intorno al mondo…” una canzone di pace, di amore e rispetto dell’altro, si è dispiegato un girotondo che ha riempito la piazza. Infine, “Imagine”, di John Lennon e Yoko Ono, ha accompagnato gli abbracci e le strette di mano dei partecipanti quasi a suggellare un patto di unione tra diverse generazioni. Un inno di speranza rivolto a un mondo migliore, dove non ci siano più guerre e violenza ma solo essere umani che vivono in pace.