Domenica, insieme alle elezioni politiche, dalle 7 alle 23 i residenti in Sicilia votano anche per l’elezione del presidente della Regione e per il rinnovo dell’Assemblea regionale Siciliana. Gli aspiranti alla poltrona di governatore sono 6, le liste 137 e i candidati a diventare deputati dell’assemblea sono oltre mille per appena 70 seggi da assegnare. Lo scrutinio delle schede sarà effettuato lunedì a partire dalle 14. Il sistema elettorale prevede un solo turno: i 4.606.564 cittadini siciliani (di cui 2.237.169 maschi e 2.369.395 femmine) si troveranno davanti ad un’unica scheda, ma l’elettore dispone di 2 voti: uno per la scelta della lista regionale, il cui capolista è candidato alla carica di Presidente della Regione, l’altro per la scelta della lista provinciale e in questo caso si può esprimere la preferenza per uno dei candidati alla carica di deputato regionale. Nel caso in cui non venga espresso alcun voto per una delle liste regionali, il voto validamente espresso per una lista provinciale si estende automaticamente anche alla lista regionale collegata. È prevista la possibilità di esprimere il voto disgiunto. L’elettore può votare una lista regionale e una lista provinciale non collegate fra loro. Quindi è possibile, tecnicamente, esprimere una preferenza per un deputato all’Ars e una preferenza per un candidato alla Presidenza della Regione appartenente a uno schieramento politico differente. Il totale delle sezioni da scrutinare è 5.294 in tutta la regione. Per l’elezione dei 70 deputati dell’Assemblea regionale siciliana (Ars) viene adottata la seguente ripartizione: 62 seggi sono attribuiti con il sistema proporzionale puro e soglia di sbarramento al 5 per cento a livello regionale (16 a Palermo, 13 a Catania, 8 a Messina, 6 ad Agrigento, 5 a Siracusa e a Trapani, 4 a Ragusa, 3 a Caltanissetta e 2 a Enna); un seggio spetta al candidato governatore arrivato secondo nelle preferenze; un seggio spetta al candidato alla presidenza della Regione eletto; sei seggi vengono assegnati all’interno della lista regionale del candidato presidente (cosiddetto listino). È una lista bloccata che funziona da premio di maggioranza e consente alla coalizione collegata al Presidente della Regione eletto di ottenere al massimo 42 seggi all’Ars. I seggi non utilizzati sono distribuiti, con criterio proporzionale, alle liste di minoranza che abbiano superato lo sbarramento. È proclamato presidente della Regione il capolista della lista regionale che ottiene il maggior numero di voti validi. I risultati ufficiali saranno proclamati dagli appositi Uffici centrali circoscrizionali, costituiti presso i Tribunali dei nove Comuni capoluogo, e dall’Ufficio centrale regionale, costituito presso la Corte d’Appello di Palermo.