POZZALLO – Ha destato sgomento, commozione e una prevedibile ondata di comunicati sul problema sicurezza (circostanza che si ripete ciclicamente quando accadono tragedie come questa) la morte sul lavoro di un operario di 39 anni di origine albanese, che lascia la moglie e 2 figli di 2 e 6 anni. Il fatale incidente sul lavoro si è verificato lunedì scorso in un cantiere edile in corso Vittorio Veneto . L’uomo sarebbe stato fatalmente colpito dal braccio di una betoniera che stava spargendo cemento armato su un edificio. Nella circostanza è rimasto ferito un altro operaio sciclitano di 47 anni. Sono intervenute 2 ambulanze del 118 che hanno prestato i primi soccorsi. A causa della estrema gravità delle ferite riportate, il giovane operaio è morto sul colpo, mentre il 47enne di Scicli è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Modica, dove è stato ricoverato con gravi lesioni e traumi. Sono intervenuti i carabinieri per i rilievi e per chiarire la dinamica, insieme ai funzionari dello Spresal. L’area è stata posta sotto sequestro.
“Questo drammatico episodio – commenta il sindaco Roberto Ammatuna – riporta l’attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, una questione che non può e non deve essere ignorata. Il lavoro, che rappresenta dignità, crescita e futuro per ogni persona, non deve mai trasformarsi in causa di tragedie immani. Nell’esprimere il nostro cordoglio rinnoviamo l’impegno a promuovere una cultura della sicurezza e della prevenzione, affinché simili eventi non abbiano più a ripetersi”. Intanto la comunità pozzallese si stringe attorno alla famiglia della vittima avviando una raccolta fondi.