RAGUSA – Una delegazione del Partito Democratico di Ragusa, composta dai consiglieri comunali Peppe Calabrese e Mario Chiavola, insieme al segretario del circolo cittadino Riccardo Schininà, accompagnata dall’architetto Giuseppe Cucuzzella e da Giovanni Lauretta, membri della segreteria, ha effettuato lunedì scorso un sopralluogo al cantiere dell’ex Cinema Marino (Teatro della Concordia) per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di ristrutturazione, iniziati nel giugno del 2021. Il Partito Democratico segue le vicende del teatro fin dai tempi dell’esproprio, avvenuto nel 2007 durante l’amministrazione guidata da Nello Dipasquale, che restituì alla città uno spazio storico con la visione di trasformarlo in un luogo di cultura. Durante il sopralluogo, i rappresentanti del Pd hanno riscontrato una lunga serie di anomalie e lavori rifatti da capo a causa di gravi errori progettuali e di esecuzione: corridoi realizzati fuori norma perché troppo stretti, camerini troppo piccoli e non adatti a persone con disabilità, dalla parte dei palchetti muri tirati su e poi abbattuti perché ostruivano la vista del palco e modifiche strutturali alle trombe degli ascensori.
“Il direttore dei lavori – spiegano gli esponenti dem – ha ammesso che diverse parti dell’opera sono state demolite e ricostruite per rimediare a errori e difformità. L’amministrazione si è affrettata ad assicurare che tutto ciò non graverà sui cittadini, ma nessuno ha spiegato come sarà possibile coprire questi costi. In pratica sul teatro si è fatto il doppio del lavoro necessario ed è impensabile che ciò venga presentato come un successo”. Inoltre, l’attività ispettiva dei consiglieri ha permesso di scoprire 2 pareri contrari dei Vigili del Fuoco sull’agibilità del progetto, un fatto che in Consiglio comunale era stato minimizzato.
“In aula – prosegue il Pd – l’assessore ai Lavori pubblici ha passato mezz’ora ad autocelebrarsi, raccontando che tutto procedeva nel migliore dei modi. Oggi emerge la verità: senza un confronto continuo tra la direzione dei lavori e il Comando dei Vigili del Fuoco, a fine cantiere si sarebbe scoperto che il teatro non avrebbe mai potuto ottenere il certificato di agibilità. Un’amministrazione attenta e onesta avrebbe ammesso subito il problema, invece di nasconderlo dietro l’ennesima narrazione di efficienza”. Il Partito Democratico denuncia inoltre che l’assessore non ha seguito i lavori con la dovuta attenzione, intervenendo solo quando le criticità erano ormai evidenti. “La verità – sottolineano i consiglieri – è che la città rischia di pagare il prezzo dell’improvvisazione e della superficialità di chi governa. Si è creato un danno e qualcuno dovrà spiegare come verrà coperto. Se davvero non saranno i cittadini a pagare, allora ci dicano chiaramente chi pagherà le demolizioni e le ricostruzioni. Non troveranno certo un’impresa disposta a lavorare gratis”.
Sulla scadenza del luglio 2026, indicata come termine certo dei lavori, il segretario Riccardo Schininà ha ribadito: “Vigileremo affinché non ci siano altri rinvii o nuovi fondi da reperire per coprire errori e modifiche. La città non può continuare a subire la cattiva gestione e le bugie di chi prova a coprire le proprie negligenze. Il nostro compito è quello di controllare, denunciare e proporre alternative serie. È questo il ruolo di un’opposizione vera: difendere l’interesse pubblico e pretendere trasparenza”. I dem segnalano, infine, che lo stesso sopralluogo ha incontrato tentativi di ostacolo: inizialmente era stato negato l’accesso alla delegazione. Solo dopo un deciso confronto ai dem è stato permesso di svolgere il sopralluogo. “Anche questo – concludono – è il segno di un’amministrazione che teme la verità e che considera il controllo democratico un fastidio. Noi, invece, continueremo a vigilare, perché la distrazione di qualcuno non può costare soldi in più alla collettività”.
LA REPLICA DELL’ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI GIUFFRIDA
L’assessore comunale ai lavori pubblici Gianni Giuffrida respinge punto per punto tutte le accuse. “Non abbiamo mai voluto impedire il sopralluogo: richiesta accolta per gli esponenti del Pd e possibilità di accedere anche a chi li accompagnava. Sarebbe interessante capire come e cosa gli sarebbe stato impedito. Quando ricordano che l’esproprio avvenne durante l’Amministrazione di Nello Dipasquale, sarebbe corretto che il Pd ricordasse anche che all’epoca Dipasquale militava in Forza Italia, partito a cui proprio il Pd faceva un’opposizione feroce per qualsiasi cosa.
Purtroppo anche entrando nell’oggetto del comunicato, emerge la scorrettezza del Partito Democratico, che parla di errori durante i lavori facendo intendere che graveranno sul bilancio comunale e quindi sui ragusani.
Come spiegato durante il sopralluogo dal progettista e direttore dei lavori – prosegue Giuffrida – si tratta di una svista puramente tecnica, già notata e risolta. Al Pd è stato chiarito non una ma più volte che a coprirne i costi non sarà il Comune ma chi ne ha la responsabilità tecnica. Anziché apprezzare la serietà dell’Amministrazione e delle aziende coinvolte, ecco l’immancabile polemica allarmistica. Il Pd ovviamente tace anche sul fatto che lo stesso direttore dei lavori ha fatto presente che, nonostante errori e recuperi, la realizzazione dell’opera è in linea con il cronoprogramma. Che senso ha dare notizie allarmanti sapendo qual è la verità dei fatti? Che senso ha – conclude l’assessore – che proprio il Pd critichi sul teatro l’Amministrazione che sta realizzando lavori attesi da decenni e che ha recuperato finanziamenti considerati persi”?

