ISPICA – Non si faceva troppi scrupoli nel servirsi addirittura della figlia minorenne di neanche 14 anni per spacciare droga la coppia di conviventi indagata assieme ad altre 11 persone nell’ambito del vastissimo giro di compravendita di cocaina e hashish che comprendeva Ispica (dove c’era la base operativa e logistica dell’organizzazione criminale) e Pozzallo, nel Ragusano, fino ad estendersi ai comuni aretusei di Noto e Rosolini. Sono 13 le persone arrestate: 4 in carcere e il resto ai domiciliari. 7 le persone arrestate in flagranza di reato, mentre altre 16 sono state denunciate in stato di libertà. L’altra coppia indagata, oltre a quella che coinvolgeva la figlia minorenne nel giro di spaccio, secondo gli inquirenti costituiva la mente pensante dell’organizzazione, che vantava numeri di tutto rispetto nel mercato illegale dello spaccio al minuto.
I carabinieri della compagnia di Modica, che hanno eseguito le misure cautelari, hanno documentato, nell’ambito delle lunghe indagini durate un anno e 7 mesi, oltre 3.000 cessioni di droga, nonché 20 approvvigionamenti di stupefacente nei comuni di Catania, Noto e Rosolini. In casa della coppia a Ispica, ovvero i 2 principali indagati, un 47enne ed una 45enne, conviventi, per i quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere, sono stati sequestrati oltre un chilo e mezzo di hashish (suddivisi in 15 panetti e mezzo) e la somma contante di 43.000 euro. Inoltre i militari dell’Arma hanno posto sotto sequestro 160 grammi di cocaina, circa 2 chili e mezzo di marijuana, 440 grammi di hashish, altri 5.600 euro in contanti, 2 fucili, 190 cartucce di vario calibro e 2 ordigni rudimentali dallo spiccato potenziale offensivo. L’operazione è stata condotta da 60 carabinieri del comando provinciale di Ragusa, con il supporto dello squadrone eliportato carabinieri “Cacciatori di Sicilia” e di un elicottero del 12° nucleo elicotteri di Catania, con l’ausilio delle unità cinofile specializzate nella ricerca di droga e armi provenienti dai nuclei di Palermo e Catania.