Ricevere un invito a un compleanno non ha più nulla di strano, ma quando la festa si tiene in un mondo virtuale e bisogna parteciparvi con un visore VR, la situazione assume contorni inediti. Brindare, ballare e cantare “tanti auguri” insieme ad altri avatar può sembrare surreale, ma l’emozione che si prova è autentica. Gli avatar possono risultare goffi e la grafica non eccellente, ma quando si toglie il visore, molte persone provano una sensazione di spaesamento. Dove è finita la festa?
Quando l’impossibile diventa quotidiano
Quello che solo pochi anni fa sembrava fantascienza oggi è realtà quotidiana per molti giovani. Ragazze di dodici anni organizzano regolarmente aperitivi virtuali con le amiche. Si danno appuntamento, si collegano tutte insieme in VRChat, scelgono avatar che le rappresentino e chiacchierano per ore. “È come essere davvero insieme”, spiegano. E sentendole ridere davanti al computer, sembra proprio così. Il fascino sta nella possibilità di essere chiunque si voglia. Si può assistere a conversazioni tra un drago viola, un robot e una sirena. “Oggi sono stanca di essere me stessa”, può dire una ragazza trasformandosi in un personaggio fantastico. È una sensazione che molti conoscono.
Il corpo che non c’è più
L’aspetto più interessante è come cambiano le dinamiche sociali quando si elimina il corpo fisico. Persone timidissime nella vita reale, magari a causa di problemi come la balbuzie, in VR diventano oratori brillanti. “Lì posso essere la versione di me che ho sempre voluto essere”, confidano spesso. È paradossale pensare che per socializzare meglio si debba smettere di essere fisicamente presenti. In fondo, non è così diverso da quello che avviene sui social e sulle chat dei nuovi siti non AAMS consigliati e dei casino non AAMS da anni. Solo che ora invece di scriversi, ci si guarda negli occhi. Anche se quegli occhi sono pixel.
L’intrattenimento che si fa esperienza condivisa
Assistere a un concerto in VR può trasformarsi in un’esperienza liberatoria. Circondati da centinaia di avatar che ballano, si abbracciano e alzano le mani al cielo, anche le persone più introverse si sentono libere di esprimersi. Dietro al proprio avatar, molti trovano il coraggio di ballare, cosa che non farebbero mai ai concerti reali per timidezza. Anche il mondo del gioco sta evolvendo. I casinò non AAMS virtuali non sono più semplici slot machine e poker online. I casino non AAMS sono diventati luoghi di ritrovo dove le persone si incontrano, chiacchierano e condividono strategie, come spiegato nel bonus di benvenuto Coolzino spiegato. Si possono osservare tavoli da blackjack nei casino non AAMS dove i giocatori si raccontano la vita tra una mano e l’altra, come se fossero seduti in un bar reale.
Quando la distanza non conta più
La pandemia ha introdotto le videochiamate e i casino non AAMS, ma la VR rappresenta un salto di qualità. Madri che vivono a chilometri di distanza possono visitare i figli nei loro appartamenti virtuali, guardando insieme il tramonto da un balcone che dà su una spiaggia tropicale. “È meglio della realtà”, scherzano, ma non è del tutto uno scherzo. La sensazione di presenza è impressionante. Quando qualcuno tocca una spalla in VR, per un istante si dimentica che non è davvero lì presente. Il cervello si lascia ingannare volentieri.
Nuovi problemi per nuovi mondi
Non tutto è positivo. Si osservano giovani che passano più tempo nei mondi virtuali e nei casino non AAMS che in quello reale. Inoltre persistono i soliti problemi: molestie, bullismo, dipendenza. Solo che ora avvengono in 3D e sembrano ancora più reali. Non mancano critiche da parte di chi osserva dall’esterno. “Preferisci i tuoi amici virtuali nel casino non AAMS a quelli veri”, si sentono dire spesso gli appassionati di VR. Anche se non è completamente vero, molti ammettono che a volte è più facile essere socievoli quando si ha un avatar che protegge.
Quello che ci aspetta
Siamo solo all’inizio. Tra qualche anno probabilmente esisteranno visori sottili come occhiali, feedback tattile, odori artificiali e sarà possibile vivere le vere atmosfere in un casino non AAMS come se si fosse in una casa da gioco reale. L’esperienza diventerà sempre più realistica. Ma la domanda che molti si pongono è: quando la realtà virtuale sarà indistinguibile da quella vera, quale si sceglierà? Per ora, l’esperienza viene vissuta con entusiasmo. Matrimoni virtuali di amici reali, tornei di poker nei casino non AAMS, eventi sociali di ogni tipo. Gli sposi si sposano davvero, ma la festa la fanno in VR. E gli invitati partecipano, ovviamente, con i loro avatar migliori.