Nuova rete ospedaliera in Sicilia: per i sindaci iblei la riduzione proposta per il territorio ragusano  è “Assolutamente inaccettabile”

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Nuova rete ospedaliera in Sicilia: per i sindaci iblei la riduzione proposta per il territorio ragusano è “Assolutamente inaccettabile”

RAGUSA – Vertice cruciale tra i sindaci della provincia e il direttore generale dell’assessorato regionale alla salute Salvatore Iacolino, incentrato sulla nuova rete ospedaliera della Sicilia, con particolare attenzione alla situazione del Ragusano. L’esito dell’incontro ha evidenziato una netta contrarietà da parte dei primi cittadini alla proposta avanzata dalla Regione, che prevede una diminuzione dei posti letto ospedalieri per la provincia iblea. La posizione dei sindaci è chiara e ferma: la riduzione proposta è “assolutamente inaccettabile”. I dati attuali dipingono un quadro già precario: la provincia di Ragusa registra una percentuale di posti letto per acuti pari a 2,2 per 1.000 abitanti, un dato già inferiore alla media siciliana del 2,42 per 1.000 abitanti. Per sottolineare la gravità della situazione e l’urgenza di invertire la rotta, i sindaci hanno richiamato l’attenzione sui parametri europei. La Germania, ad esempio, vanta una percentuale di 7,66 posti letto per 1.000 abitanti, mentre la Francia si attesta a 5,40 per 1.000 abitanti. In un contesto più ampio, l’Italia occupa solamente il ventesimo posto su 27 paesi europei per numero di posti letto ospedalieri.

“Questa disparità si traduce, nella pratica, in un intasamento dei Pronto Soccorso -spiega il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, già primario del Pronto Soccorso di Modica – e in un sistema sanitario che i Sindaci definiscono “non degno di un paese civile”. L’attesa di giorni per un ricovero ospedaliero urgente, purtroppo una realtà consolidata, è ritenuta “non tollerabile”. La preoccupazione maggiore è che la nuova proposta regionale non solo non porterà alcun miglioramento nell’offerta sanitaria, ma anzi causerà un ulteriore peggioramento”. I cittadini della provincia di Ragusa, hanno ribadito i Sindaci, non possono e non devono accettare che venga messo in discussione il diritto alla salute, considerato un bene supremo e inalienabile di ogni essere umano. La battaglia per una sanità adeguata e accessibile per il territorio ragusano è appena iniziata, con i Sindaci uniti nel difendere un diritto fondamentale per la propria comunità.

ATTUABILI ALTRI 71 POSTI LETTO NEL RAGUSANO
71 posti letto attuabili in più rispetto all’attuale pianta organica dell’Asp di Ragusa. E’ il risultato che arriva dall’ultima audizione presso la Commissione Sanità all’Ard presieduta dall’On. Laccoto alla quale ha partecipato in rappresentanza della provincia iblea l’On. Ignazio Abbate. “Un risultato importante per la nostra sanità – commenta l’On. Abbate – che vede accolte le proprie istanze scaturite da una sapiente opera di ricognizione e razionalizzazione dei posti letto in tutti i reparti dei tre ospedali di Ragusa, Vittoria e Modica. Io ero già presente al primo incontro, mesi fa, quando venne presentata la riorganizzazione per la prima volta alla Regione. Già da allora si intuiva la bontà del lavoro svolto dalla Direzione Strategica coordinata dal Dott. Drago che ha convinto l’Assessorato alla Sanità. Grazie a questo riordino sappiamo che potenzialmente si possono attivare ben 71 posti letto in più il che significa più medici e più infermieri in servizio. Sarà un bene per tanti reparti ma in particolare per quelli di Pronto Soccorso che registrano le maggiori criticità in merito. Ci tengo a ringraziare l’Assessore Faraoni e il direttore generale Iacolino per aver accolto le istanze del nostro territorio e naturalmente la Direzione Strategica dell’Asp di Ragusa per l’egregio lavoro svolto”.