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Il lato oscuro del turismo in provincia di Ragusa e non solo

RAGUSA – Un plauso per l’ennesimo controllo, che ha fatto emergere gravi irregolarità nel settore del turismo, è stato espresso dal segretario provinciale della Cgil di Ragusa, Giuseppe Roccuzzo e dal segretario della Filcams Antonio Modica. “Da anni Cgil – affermano il Segretario Roccuzzo ed Antonio Modica – denuncia con forza le tante criticità che affliggono questo settore: lavoratori assunti con falsi contratti part-time ma impiegati a tempo pieno, mancata applicazione dei contratti collettivi nazionali, assenza del pagamento delle maggiorazioni previste, fino ai problemi legati alla sicurezza, in particolare per i lavoratori impiegati in appalto. Le recenti sanzioni e gli accertamenti del Nucleo Ispettorato del Lavoro non fanno che confermare quanto da tempo denuncia Cgil , anche attraverso iniziative come “Il Turismo Sottosopra” e il Camper dei Diritti, che anche quest’anno farà tappa nella provincia di Ragusa per informare e sensibilizzare i lavoratori del turismo e dei pubblici esercizi.

Il segretario provinciale Roccuzzo, respinge al mittente le lamentele di quei datori di lavoro che parlano di carenza di manodopera: “ la verità, afferma, è che i lavoratori, in questo settore, sono stati troppo spesso vittime di violazioni gravi e sistematiche dei loro diritti. Se oggi c’è una difficoltà nel reperire personale, è perché troppi sono stati sfruttati, sottopagati e privati delle più basilari tutele”. “ Facciamo quindi un appello, prosegue Antonio Modica, a tutte le istituzioni e alle parti sociali: è il momento di cambiare passo e visione. È ancora possibile costruire un turismo di qualità, soprattutto in una provincia come Ragusa che ha sempre saputo fare la differenza. Serve responsabilità, confronto, e la volontà concreta di sedersi attorno a un tavolo: la CGIL è pronta a fare la sua parte.” Infine, Giuseppe Roccuzzo lancia un ulteriore attuale allarme: anche nel 2025, il Nucleo Ispettorato del Lavoro ha scoperto la presenza di bagnini in nero presso strutture ricettive e lidi balneari. Per questo chiederemo un incontro alla Guardia Costiera, proponendo che venga condivisa con tutti gli organi competenti la lista dei bagnini comunicata dalle strutture. Solo un incrocio efficace tra le banche dati delle diverse istituzioni potrà contrastare davvero questa grave piaga del lavoro nero. CGIL e Filcams CGIL Ragusa continueranno a vigilare e a denunciare ogni violazione, al fianco dei lavoratori e per un turismo dignitoso e sostenibile per tutti