RAGUSA – Il gruppo consiliare del Partito democratico di Ragusa (Peppe Calabrese, Giuseppe Podimani, Mario Chiavola) denuncia con forza le scelte dell’Amministrazione Cassì in merito al servizio di trasporto pubblico a Marina di Ragusa. “A partire dal primo giugno e fino a settembre – si legge nella nota – la linea urbana collegherà solo la parte Est con la parte Ovest della frazione marinara, escludendo incomprensibilmente tutte le contrade a monte: Gatto Corvino, Camemi, Cerasella, Mangiabove, Santa Maria degli Angeli, Fontana Nuova, Villaggio 2000 e Principe. Questa decisione, oltre a creare un disagio inaccettabile per centinaia di famiglie residenti, penalizza gravemente anche il settore turistico, considerando le numerose strutture ricettive presenti in queste aree. Con l’introduzione delle aree a traffico limitato (Ztl) e la conseguente impossibilità di trovare parcheggio in centro, l’assenza di un collegamento tramite navetta diventa un ostacolo insormontabile per chiunque voglia raggiungere Marina di Ragusa dalle contrade escluse” .“In passato, sotto amministrazioni attente alle esigenze di tutti i cittadini – dichiarano i tre consiglieri dem – il servizio di navetta urbana copriva regolarmente anche queste zone, contribuendo a decongestionare il traffico e a garantire un’accessibilità equa. Oggi, invece, con la propria decisione di escludere dal servizio tutte quelle aree l’Amministrazione Cassì ha messo in pratica una disparità di trattamento tale da dividere la città in una parte che conta e poi zone di B”.
“Siamo di fronte a una vera e propria discriminazione e a una vergogna inaccettabile – dichiara il capogruppo Peppe Calabrese – perché non è possibile che centinaia di famiglie e turisti, provenienti da Gatto Corvino, Camemi o dai altre contrade, siano di fatto impossibilitati a raggiungere il centro di Marina di Ragusa. Questa scelta non solo compromette la qualità della vita dei residenti, ma danneggia seriamente anche l’organizzazione e l’attrattività turistica di Marina di Ragusa. Chiediamo all’Amministrazione Cassì – conclude – di rivedere immediatamente questa decisione e di garantire un servizio di trasporto pubblico equo e accessibile a tutti i cittadini”.