Il degrado di parte della generazione Z: urla e schiamazzi notturni a Marina di Ragusa, e c’è anche chi urina sulle auto parcheggiate

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Il degrado di parte della generazione Z: urla e schiamazzi notturni a Marina di Ragusa, e c’è anche chi urina sulle auto parcheggiate

RAGUSA – Il degrado di parte della generazione Z: urla e schiamazzi notturni a Marina di Ragusa, e c’è anche chi urina sulle auto parcheggiate. Un episodio di inciviltà sta suscitando indignazione a Marina di Ragusa, dove un cittadino ha denunciato pubblicamente, tramite Facebook, il comportamento di un giovane ripreso mentre, per l’appunto, urina su una vettura parcheggiata. Il video e le foto pubblicati hanno fatto rapidamente il giro dei social, sollevando un’ondata di critiche e commenti sdegnati. “Questa è la generazione di oggi, dovrebbero essere gli uomini di domani – scrive l’autore del post – Una totale mancanza di rispetto per le cose che non gli appartengono. Posso capire che ti scappa, la fai a muro – che sarebbe comunque sbagliato – ma urinare nella macchina di un’altra persona è da incivili, schifosi, maleducati e pezzi di m…! Che pena che fate!”

Parole dure che riflettono un sentimento di esasperazione sempre più diffuso tra i cittadini, spesso testimoni di gesti di vandalismo e degrado che colpiscono beni pubblici e privati. L’episodio non è passato inosservato e ha acceso il dibattito sulla sicurezza e sul rispetto delle regole nei luoghi pubblici, soprattutto in una località turistica come Marina di Ragusa, che ogni estate accoglie migliaia di visitatori. Diversi residenti, commentando il post, hanno chiesto maggiori controlli e la presenza costante delle forze dell’ordine, soprattutto nelle ore notturne.

A documentare gli effetti dell’ennesimo sabato sera all’insegna degli eccessi, il consigliere comunale Federico Bennardo. “Con l’ordinanza sindacale “Antibivacco” numero 502, registrata il 29 maggio 2025, a Marina di Ragusa si voleva porre fine al fenomeno degli schiamazzi e, soprattutto, all’abbandono dei rifiuti in una determinata area. Era stata, insomma, tracciata una sorta di zona rossa non pensando a quelle limitrofe. La comunicazione del sindaco aveva annunciato il giorno dopo “il primo risultato, forse, è già arrivato con gruppi di ragazzi che in queste ore ci hanno chiesto un confronto”. Oggi, 3 settimane dopo, Marina di Ragusa si è svegliata così. Credo che la soluzione al caso, che è sociale, passi da altro. E, soprattutto, non è spostando il problema altrove il modo per ottenere la soluzione sperata. Parlare con i ragazzi, educarli e confrontarsi è qualcosa che si fa molto prima e ripetutamente nel tempo”.