MODICA – “Manca un valido autorizzativo e l’autocertificazione fornita dalla società di telefonia sarebbe inefficace”: lo dichiara il consigliere comunale di opposizione Rita Floridia in riferimento all’intricata vicenda dell’antenna 5G piazzata a pochi metri da una casa in contrada Caitina, confermando quanto da noi anticipato esattamente un mese fa in questo articolo. In questa ottica, non si potrebbe procedere all’attivazione della contestata mega antenna 5G, alta circa 35 metri e installata in un terreno, a meno di 7 metri da una villetta. Eppure i lavori di installazione del maxi impianto, cominciati lo scorso febbraio, erano proseguiti, causando ad uno degli inquilini della casa un malore cardiaco (da cui si è per fortuna ripreso quasi del tutto) per la rabbia suscitata dal senso di impotenza dinanzi ad una situazione più grande di lui.
I residenti avevano fatto quadrato per far rimuovere l’antenna, affidandosi all’avvocato Sara Zacco del foro di Ragusa, che aveva di fatto impedito l’attivazione dell’antenna, richiamando d’urgenza sul posto tecnici comunali e responsabili di settore, nonché la polizia locale. Dopo lunghe ore di rimpalli di responsabilità, accertamenti ed intimazioni, alla fine gli operai se ne erano andati senza attivare l’antenna, che continua però a svettare in zona. Ora il consigliere Floridia punta il dito contro l’inerzia della giunta Monisteri: “La stessa Amministrazione comunale che aveva già diffidato la Società – dichiara la Floridia – ad oggi non ha ancora adottato nessun provvedimento formale di sospensione dei lavori, accentuando una incredibile e persistente inerzia rispetto alle carenze autorizzative e all’omessa tutela della salute pubblica, soprattutto per i residenti vulnerabili della zona, senza fornire spiegazioni pubbliche in merito all’evolversi della situazione.
L’autocertificazione presentata dalla società è stata dichiarata inefficace dal Comune con nota prot. n. 874 del 5.01.2024 – prosegue la Floridia – mentre il provvedimento comunale non è stato impugnato, ed è quindi divenuto definitivo. Inoltre i lavori sono ripresi illegittimamente in assenza di un valido titolo e oltre i termini previsti dalla legge, comportando la decadenza dell’autorizzazione ai sensi dell’art. 44 comma 11 del D.Lgs. 259/2003. “L’Amministrazione comunale retta dal sindaco Maria Monisteri – aggiunge il consigliere comunale – ha il dovere di intervenire con urgenza perchè la tutela della salute pubblica deve essere prioritaria. Per questo motivo – conclude – chiedo l’adozione immediata di provvedimenti formali, la valutazione concreta di siti alternativi per l’installazione in oggetto, così come per altre installazioni realizzate, vedi Antenna zona Dente, in difformità rispetto agli accordi presi”.