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L’ascensore malfunzionante dell’ufficio servizi sociali a Vittoria: “Una omissione che esclude le fasce più deboli”

VITTORIA – “Negli ultimi giorni, la questione dell’accessibilità all’ufficio dei servizi sociali del comune di Vittoria è tornata alle cronache, rivelando un grave problema di inclusione e rispetto dei diritti fondamentali. Al centro della polemica si trova un ascensore, installato con presunte finalità di facilitare il raggiungimento dei servizi da parte di tutti, ma che, di fatto, si rivela inaccessibile a molte delle persone che avrebbe il dovere di servire”. Lo dichiara l’avvocato Enza Forte del Movimento Popolare Vittoriese. “E’ inaccettabile che, in un’ Istituzione Pubblica – si legge nella nota – il diritto di accesso ai servizi sia negato o reso difficile alle fasce più deboli della popolazione. Disabili e persone con ridotta capacità motoria si trovano di fronte a barriere architettoniche che, anziché essere superate, sembrano essere state ignorate o peggio, volutamente lasciate invariate.

La presenza di un ascensore, che dovrebbe rappresentare un elemento di inclusione, si rivela un mero simulacro se non funziona. Il comportamento dell’amministrazione comunale, in questa situazione, appare deludente. Si parla tanto di diritti e di inclusione, ma i fatti dimostrano che, ancora una volta, le parole restano sulla carta e le azioni sono insufficienti, o peggio, assenti. La mancata manutenzione dell’ascensore rappresenta una grave mancanza di sensibilità e di rispetto per i cittadini più vulnerabili. L’inaccessibilità di un ascensore in un ufficio pubblico non è solo una questione di comodità, ma di diritti civili e di dignità umana. E’ dovere dell’amministrazione intervenire tempestivamente, ascoltare le esigenze del popolo e assicurare che tutte le strutture siano pienamente fruibili da chi ha bisogno di assistenza. La cittadinanza non può più tollerare che l’accesso ai servizi pubblici sia ostacolato o negato sulla base di barriere fisiche o – conclude la nota – di negligenza amministrativa”.