SCICLI – I carabinieri di Scicli, a seguito di una segnalazione pervenuta al 112, nella quale un uomo riferiva all’operatore di Centrale che avrebbe ucciso la moglie con un’ascia qualora non fossero intervenuti i Carabinieri, hanno arrestato lo stesso soggetto che li aveva chiamati, ovvero un 59enne sciclitano. I militari si sono immediatamente recati nella frazione di Donnalucata, così da accertare la veridicità di tale segnalazione ed eventualmente effettuare l’intervento a tutela dell’incolumità della donna. I militari hanno trovato la convivente dell’uomo lungo la pubblica via in precarie condizioni di salute e in uno stato di sofferenza psichica. L’aggressore, alla vista dei carabinieri ed in preda ad uno stato di alterazione psicofisica, è andato in escandescenza e li ha aggrediti. A seguito della colluttazione, nella quale i militari hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 15 e 5 giorni, con non poca fatica l’uomo è stato bloccato. La sua furia è proseguita a bordo dell’auto di servizio, ma è stata limitata dalla costante vigilanza dei militari intervenuti che hanno anche evitato che l’uomo potesse compiere atti di autolesionismo. La donna, gravemente scossa dal punto di vista emotivo, è stata soccorsa dal personale sanitario dell’ospedale Maggiore di Modica e ha riportato lesioni giudicate guaribili in 20 giorni. Il 59enne è stato dunque arrestato per lesioni, minacce, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L’arma bianca con cui ha minacciato la convivente è stata sottoposta a sequestro, mentre lui è stato rinchiuso nel carcere di Ragusa.
