VITTORIA – Resta in carcere il vittoriese di 32 anni accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi ai danni di un cugino di 28 anni. L’accusa gli contesta anche la detenzione illegale dell’arma. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ragusa, dinanzi al quale l’indagato aveva dichiarato che tutto era nato da problemi di natura passionale. I fatti risalgono alla notte di sabato. Dagli accertamenti fatti da carabinieri e polizia di Vittoria l’indagato è giunto con un’auto nei pressi dell’abitazione del cugino e, dopo averlo fatto avvicinare al finestrino dell’auto, lo ha colpito con un primo colpo d’arma da fuoco, per poi inseguirlo a piedi esplodendogli altri 3 colpi, per fortuna non mortali.
