L’associazione dei consumatori Assoutenti provincia di Ragusa, tramite il presidente avv. Rosario Nigro, fa sapere di continuare a ricevere, presso lo Sportello di Modica, utenti e cittadini sommersi da raccomandate di solleciti di pagamento per tributi di anni precedenti, provenienti da Creset e dal Comune di Modica. In alcuni casi si sono presentati cittadini con in mano più di 20 buste. “Come noto a tutti, prosegue da diverse settimane la massiccia operazione di recapito di solleciti di pagamento inoltrati da Comune e Creset afferenti a presunti mancati pagamenti di Tari, canoni idrici e altri tributi. Ciascun sollecito spesso indica una sfilza di fatture indeterminate tra loro, risalenti a diversi anni fa, alcune ampiamente oltre i termini di prescrizione di legge o, in alcuni casi, anche già pagati senza che il Comune abbia registrato i relativi pagamenti.
Il problema è che nè il Comune nè Creset, invitati a fornire gli atti interruttivi della prescrizione, rispondono ai reclami inviati via pec, anche tramite avvocati, non si sa bene se per scelta o per inefficienza. Così facendo però il Comune non fa altro che esporsi a una valanga di ricorsi giudiziari per accertare l’insussistenza dei pretesi crediti”. Per questa ragione, l’Assoutenti chiede che gli uffici amministrativi competenti si organizzino per rispondere ai reclami scritti inoltrati dai cittadini e, laddove si appuri che tali pretese sono ormai effettivamente prescritte, desistano dal continuare a richiedere tali importi e si concentrino sui tributi effettivamente dovuti. “La stragrande maggioranza delle persone che si presentano allo sportello dell’associazione, ci dice di essere intenzionati a pagare i tributi dovuti ma che non intendono, giustamente, farsi carico delle inefficienze del sistema di riscossione del Comune.
Chiediamo, quindi, che questa fase, piuttosto caotica, di riscossione avviata dal concessionario e dal Comune sia improntata al buon senso per perseguire il miglior risultato. Se da un lato, infatti, il Comune persegue la necessità di dover fare cassa, dall’altro non è possibile che i cittadini siano costretti a vagare per gli uffici comunali della città per chiedere chiarimenti o contestazioni senza ottenere risposte adeguate, con l’unica alternativa di contestare giudiziariamente l’intero preteso credito. I tributi oggettivamente prescritti, per i quali il Comune non è in grado di provare l’interruzione dei termini – prosegue l’avvocato – andrebbero annullati bonariamente e andrebbero certamente annullati quei solleciti e quelle fatture già pagate dagli utenti. Il Comune dovrebbe procedere ad offrire soluzioni ragionevoli di pagamento e non insistere in pretese insensate che aumentano soltanto il senso di vessazione e di rabbia dei cittadini, i quali, è certo che alla fine sono e finiranno per essere gli unici chiamati a dover pagare – conclude Nigro – le anomalie finanziarie dell’Ente”.