Si è riunita la Commissione Bilancio sul dissesto economico del comune di Modica in vista del consiglio comunale. Situazione critica

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Si è riunita la Commissione Bilancio sul dissesto economico del comune di Modica in vista del consiglio comunale. Situazione critica

MODICA – “In un momento delicato come quello attuale, caratterizzato da un dissesto finanziario che richiede soluzioni urgenti e strutturate, martedì scorso si è riunita la Commissione Bilancio di cui mi onoro di far parte”: lo dichiara il consigliere comunale Claudio Gugliotta. “L’obiettivo principale – prosegue Gugliotta – è quello di analizzare la situazione economica del Comune, individuare le criticità e proporre soluzioni concrete per cercare di ristabilire l’equilibrio finanziario. Credo fermamente che, attraverso un dialogo costruttivo e una collaborazione tra tutti i membri della commissione, sia possibile trovare le giuste misure per garantire unità e trasparenza a prescindere dalle appartenenze politiche. Ascoltando i revisori dei conti, collegati in remoto, purtroppo – conclude Gugliotta – si evince chiaramente l’impossibilità dell’Ente di fare fronte al sostanziale indebitamento con l’obbligo di ricorrere alla misura ai sensi dell’art.224 e seguenti del Tuel in materia di Dissesto Finanziario”. Per discutere dell’argomento all’ordine del giorno, il consiglio comunale si riunirà giovedì alle 19.

La maggioranza consiliare si era già dichiarata a sostegno dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Maria Monisteri, che aveva definito la scelta di approvare la delibera come “Non semplice, ma tuttavia necessaria”. “Nell’autunno del 2012 – si legge in un comunicato – la Corte dei Conti aveva invitato il Comune di Modica a dichiarare il dissesto. Solo grazie all’introduzione del piano di riequilibrio, il 30 dicembre, ultimo giorno utile per l’approvazione di tale piano, era stato evitato. Una situazione che fu poi ereditata dalla nuova amministrazione che si insediò solo qualche mese dopo, luglio del 2013. Da allora una lotta continua per far quadrare i conti, nonostante una passività importante ereditata da un passato piuttosto ampio. Alcuni di noi c’erano già all’alba della nuova avventura amministrativa, ci sono stati in tutti questi anni e ci sono ancora all’indomani della decisione della Giunta di dichiarare il dissesto”.