VITTORIA – “A 26 anni dalla strage di San Basilio a Vittoria dobbiamo continuare a rinverdire l’albero della memoria affinché continuino a crescere radici profonde di speranza. Il ricordo affettuoso e sentito va alle vittime innocenti di quella strage mafiosa: Salvatore Ottone e Rosario Salerno. Le giovani generazioni vittoriesi devono conoscere ciò che è accaduto affinché non si ripetano più stagioni simili e terribili per la città. Da quel giorno di gennaio del 1999, grazie a importanti operazioni di polizia e grazie a un riscatto morale e culturale, Vittoria ha compiuto passi in avanti importanti nella lotta al crimine organizzato. L’impegno deve proseguire contrastando la cultura della morte con l’istruzione, la socialità sana, lo sport e gli sforzi di famiglie, scuola, associazionismo e istituzioni”. Lo dice il senatore Salvo Sallemi (FdI), membro della commissione Antimafia, ricordando la strage mafiosa di Vittoria (Ragusa) avvenuta il 2 gennaio del 1999 con l’omicidio di cinque persone all’interno di un bar: tra di loro due vittime innocenti.
“Il 2 gennaio 1999, la città di Vittoria ha subito una delle pagine più tragiche della sua storia: la strage di San Basilio. Questo evento non è solo un ricordo doloroso, ma un monito per tutti noi sull’importanza di combattere la mafia e le sue conseguenze devastanti sulla società”. Lo afferma il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia che prosegue: “Ricordare le vittime innocenti Salvatore Ottone e Rosario Salerno è un imperativo: hanno pagato con la vita le conseguenze della barbarie mafiosa e la loro memoria deve trasformarsi in azione concreta.. Ogni anno, li ricordiamo non solo per onorarli, ma per rinnovare il nostro impegno contro il crimine organizzato. Il pensiero affettuoso, in questa giornata particolare, va alle famiglie delle vittime: la città si stringe idealmente a loro”.