Corriere di Ragusa Attualità

VIDEO Incubo pioggia e fango a Marina di Modica: esposto in procura

Il 2017 rappresenta per alcuni residenti di Marina di Modica un punto si volta tutt’altro che positivo: da quella data si verifica almeno una volta l’anno l’invasione di acqua piovana mista a fango e detriti a causa del maltempo. L’episodio più grave si verificò nel 2019, con strade simili a fiumi, case allagate dalla melma e famiglie con bambini bloccate a casa o nelle macchine. Una situazione simile si è verificata anche martedì scorso, come si evince dalle immagini e dall’audio dell’emblematico video. I residenti hanno ancora una volta dovuto fare i conti con la paura, il senso di impotenza e i disagi di una valanga di acqua e fango che ha invaso case, cortili e verande. Un incubo che dura ormai da 5 anni e che si ripresenta ciclicamente. Vittime finora non ce ne sono state, ma i recenti avvenimenti di Ischia insegnano che non è bene tentare troppe volte la sorte. Finora i residenti hanno dovuto solo (si fa per dire) mettere mano a portafogli per riparare danni agli infissi, ai mobili, agli elettrodomestici, chiamando ruspe per spalare via il fango. Ma la vera preoccupazione è data dalla sensazione tangibile che l’incolumità di tutti, bambini compresi, è seriamente a rischio durante queste valanghe di fango determinate dal maltempo.

Un fenomeno che viene imputato ai recenti cambiamenti morfologici (la maggior parte dei quali non di origine naturale) che hanno interessato i terreni sovrastanti la parte iniziale della frazione marinara modicana, dove insiste via Selene. Cambiamenti morfologici cominciati non a caso tra il 2016 e il 2017 in quei terreni una volta appartenenti al Barone Penna, lo stesso dell’omonima fornace del Pisciotto, raro reperto di archeologia industriale e simbolo del territorio. L’acqua che attraversa quei terreni porta con sé fango e detriti fino a Marina, sommergendo tutto. A poco o nulla serve chiudere il primo ingresso alla frazione marinara, se non a limitare qualche rischio. Ma disagi e pericoli restano, preoccupando ed esasperando i residenti al punto da indurli a dare mandato all’avvocato Robin Giannone di depositare un esposto in procura, prima che sia troppo tardi e ci scappi la tragedia. Lo scopo è quello di individuare precise responsabilità e indurre gli organi preposti a trovare una soluzione radicale che possa finalmente liberare i residenti da questo incubo ad occhi aperti.

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