di PIERO BONCORAGLIO
MODICA – Da lunedì scorso, dopo 9 mesi esatti di interruzione per lavori alle infrastrutture ferroviarie, Trenitalia ha riattivato a pieno regime, per tutti i giorni feriali come avviene da 15 anni a questa parte, il servizio commerciale di trasporto passeggeri lungo i binari che da Siracusa conducono a Caltanissetta, collegando tutte le città del Val di Noto alle province di Caltanissetta (interessate Gela ed il capoluogo nisseno) e di Agrigento, con il transito da Licata e Canicattì. L’intera tratta ferroviaria in questione è stata interessata ai lavori preliminari per l’impianto del nuovo sistema di sicurezza di circolazione europeo (Ertms), lavori che saranno completati durante i prossimi due anni senza che sia necessario interrompere il servizio. La nostra linea è stata la prima linea convenzionale in Italia ad essere scelta per un sistema di sicurezza, con controllo centralizzato, che attualmente è in uso solamente nei tracciati ferroviari ad uso esclusivo dell’ Alta Velocità. In quasi tutte le stazioni sono stati sostituiti i binari e le vecchie traverse in legno che interessavano i deviatoi verso i binari di percorrenza aggiuntivi al primo.
La stazione di Modica (nella foto in alto di Giorgio Distefano), in particolare, è quella che è stata oggetto dei lavori più complessi ed importanti, per una spesa totale di oltre un milione di euro. Il tutto allo scopo di allungare i binari di parcheggio notturno e festivo per i treni, che a Modica trovano da parecchi decenni alloggio, in aggiunta solo alle stazioni di Siracusa e Caltanissetta. Nel dettaglio, Rfi ha deciso di utilizzare per il transito dei treni, ed il loro incrocio, il binario due, negli ultimi anni non impiegato, piuttosto che il terzo, che invece è stato reso indipendente dai due binari principali, e dal quale sono stati fatti uscire due brevi tronchini, con respingente alle estremità, in modo tale che tale binario potrà svolgere la doppia funzione, sia di percorrenza, sia di parcheggio nelle ore notturne e nei giorni festivi.
La novità più rilevante, rispetto al marzo scorso, è il definitivo pensionamento, da noi ed in tutta la rete ferroviaria siciliana, delle vecchie automotrici ALn 668, denominate nel linguaggio comune “Littorine”, anche se impropriamente, e che saranno ricordate con nostalgia da tre generazioni di viaggiatori. A sostituirle saranno chiamati i treni Minuetto, già circolanti nella nostra linea dal 2016, ed i nuovissimi treni Blues, cosiddetti “ibridi”, in quanto predisposti a una doppia possibilità di alimentazione, sia Diesel, come necessario nella nostra zona, sia elettrica, per un eventuale ed auspicabile utilizzo misto, ove Trenitalia volesse collegare le città del ragusano e del siracusano a Palermo e Catania con treni diretti in partenza, come adesso, da Modica, ma senza dover cambiare treno a Caltanissetta Xirbi, o a Siracusa.
Per quanto riguarda la qualità del servizio, sarà leggermente aumentata la velocità media, già ottimale di per sé, e che consente collegamenti molto più rapidi dei servizi delle aziende pubbliche di autobus, soprattutto nelle relazioni che da Modica e Ragusa conducono a Gela e Licata da un versante, e a Siracusa dall’ altro. Ed infine, per gradire, la ciliegina sulla torta è rappresentata, per chi viaggerà in Blues, nella grande modernità e comodità degli interni di questo nuovo treno, capiente più di 200 posti a sedere, che si ispira nel suo design interno ai famosi Frecciarossa, con monitor, telecamere di sorveglianza, comodi servizi igienici anche per disabili, trasporto gratuito di biciclette, servizi di termoregolazione automatici, in base alla temperatura esterna.