RAGUSA – “Abbiamo visto la morte in faccia”: si evince tutta la drammaticità e la paura per l’incidente sul lavoro di martedì scorso, che sarebbe potuto sfociare in tragedia, dalle parole dei 2 operai ustionati, per fortuna in maniera lieve, a causa dell’incendio scoppiato nello stabilimento Metra (ex Almer) di Ragusa e originato dallo scoppio improvviso del tubo di una pressa. Le fiamme si erano sprigionate da un estrusore, dopo la copiosa perdita di olio idraulico. Il fuoco aveva danneggiato la pressa, il carroponte e parte della copertura. I vigili del fuoco erano intervenuti con 2 squadre operative, l’autoscala con 13 uomini al seguito e 5 mezzi, spegnendo il rogo dopo oltre 5 ore di lavoro.
Giuseppe Abeti e Fabio Crucetta (nella foto in alto), ai microfoni del Tg3 Regione, hanno raccontato di quei frenetici minuti che hanno scombussolato la routine lavorativa della fabbrica di profilati in alluminio, con le alte lingue di fuoco sprigionatesi all’improvviso e che li hanno investiti, prima che riuscissero a guadagnare l’uscita, e la salvezza, assieme agli altri colleghi. L’area interessata dall’incendio è sotto sequestro e i 50 operai sono in cassa integrazione ordinaria, senza la certezza, al momento, di quando potranno riprendere a lavorare. 8 ore di sciopero erano state proclamate dai sindacati per evidenziare l’atavica problematica della sicurezza sul lavoro.
Secondo Fiom e Uilm, le Rappresentanze Sindacali Unitarie (Rsu), “Questo incidente sul lavoro rappresenta un episodio inaccettabile per la sicurezza e la salute di tutti i lavoratori. È intollerabile – sostengono i sindacati – che, nonostante i numerosi solleciti, continuino a verificarsi situazioni di rischio che mettono a repentaglio l’incolumità delle persone”. Le 8 ore di sciopero si sono articolate in un sit-in dei lavoratori, con l’assemblea sindacale tenutasi nel piazzale dello stabilimento giovedì scorso. “L’obiettivo di questa azione – concludono i sindacati – è quello di richiamare l’attenzione dell’azienda sulla necessità di un intervento immediato per il rinnovo degli impianti e maggiore manutenzione per garantire la sicurezza dei lavoratori”.