Furto ai danni di un’attività commerciale appena aperta in via Roma a Ragusa, “Sempre più terra di nessuno” per FdI

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Furto ai danni di un’attività commerciale appena aperta in via Roma a Ragusa, “Sempre più terra di nessuno” per FdI

RAGUSA – “La via Roma, e per estensione tutto il centro storico, è terra di nessuno”. E’ quanto denuncia il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Ragusa, Luca Poidomani, dopo avere preso atto dell’ennesimo furto consumato ai danni di un’attività della zona. “Caso vuole – spiega Poidomani – che si tratti di una nuova apertura, quella di un botteghino per biglietti teatrali. Il modus operandi è sempre lo stesso. Un balordo, perché non c’è altro modo di definirlo, rompe la serratura d’ingresso, entra dentro e arraffa tutto quello che può, nel caso in questione un pc e uno smartphone. Come dire, il migliore benvenuto per chi ha scelto questa parte della città nel tentativo di rivitalizzarla e che, per tutta risposta, si trova a subire atti spiacevoli del genere. Purtroppo, che il centro storico sia abbandonato a se stesso lo andiamo dicendo da mesi. Che non si faccia nulla per invertire questa tendenza, è pure questa una triste verità. Eppure, avevamo cercato di fare sentire la nostra voce, avevamo provato a mettere in campo una sintesi delle proposte provenienti dal basso, sul fronte dell’ordine, del decoro e della dignità. Non solo protesta, dunque, ma anche e soprattutto proposta. E per tutta risposta che cosa abbiamo ottenuto? Solo bocciature in aula dalla maggioranza e dall’amministrazione comunale. Sinceramente, non riusciamo a capire. E allora qual è l’alternativa rispetto a un centro storico sempre più alla deriva? Aspettiamo che cosa? Che succeda l’irreparabile? Il sindaco Cassì e la sua Giunta hanno gravi responsabilità. Dopo sette anni, non possiamo più aspettare che accada qualcos’altro. E, soprattutto, dopo tutto questo tempo, sentire parlare di pianificazione e di linee strategiche per il centro storico sembra un po’ fuori da ogni logica visto che di tempo ce n’è stato abbastanza e quindi siamo assolutamente in ritardo. I fatti ci dicono tutto. Bisognava intervenire già ieri. Aspettare ancora sarà deleterio”.