RAGUSA- L’Unità complessa di Medicina generale dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, diretta dal dott. Raffaele Schembari, è stata individuata come partner dell’iniziativa “Un albero per la salute”, nato dalla collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e la Fadoi (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti). La collaborazione si fonda sull’approccio One Health, che riconosce come gli stati di salute degli esseri umani, degli animali e dell’ambiente siano indissolubili e interdipendenti tra loro. L’iniziativa, a cura del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Mongiana, prevede la donazione e la messa a dimora di giovani alberi in 31 ospedali italiani, compreso il “Giovanni Paolo II” di Ragusa; e rientra nel progetto denominato “Un albero per il futuro”, condiviso dal Ministero per l’Ambiente e della Sicurezza energetica.
“Si tratta di un progetto di rilievo sociale – spiega il dott. Raffaele Schembari – L’esistenza di “una sola salute” richiede un modello sanitario integrato e multidisciplinare, che può partire dalla semplice piantumazione di un albero per investire tutti gli altri ambiti. Siamo lieti di accogliere l’invito della Fadoi e del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, e diventare interpreti e sostenitori del loro messaggio”. “La pandemia da covid – aggiunge il Direttore generale dell’Asp Giuseppe Drago – ci ha insegnato a riconsiderare con forza l’approccio One Health, tenendo in considerazione che le condizioni mutevoli imposte al nostro ecosistema da alcuni fattori – come i cambiamenti climatici, il riscaldamento globale o l’antibiotico resistenza, per citarne alcuni – rappresentano un fattore di rischio per la salute. Oggi non bisogna curare le malattie, ma le persone. E farlo ancor prima che la malattia si presenti. E’ un investimento dal basso, utile per lasciare ai nostri figli un pianeta migliore”. La cerimonia si è conclusa con la messa a dimora dell’albero martedì scorso, a mezzogiorno, nella zona antistante il Giovanni Paolo II di Ragusa. Ogni pianta potrà essere geolocalizzata e, fotografando uno speciale cartellino, sarà possibile seguirne la crescita e monitorare il risparmio di anidride carbonica.