Sospesa la chemioterapia all’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa per carenza di personale? Asp: “Problema risolto”

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Sospesa la chemioterapia all’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa per carenza di personale? Asp: “Problema risolto”

RAGUSA – E’ stata sospesa all’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa la chemioterapia per i pazienti oncologici, lasciandone circa 50 senza trattamento. La sospensione è dovuta all’impossibilità della farmacia di presidio di preparare i farmaci antiblastici necessari, a causa della carenza di personale. L’ospedale ha confermato che la mancanza di risorse, già nota alla direzione sanitaria e al controllo di gestione dell’azienda sanitaria provinciale, ha aggravato una situazione in cui la domanda di cure oncologiche è triplicata rispetto al 2020. I tempi di attesa per le terapie, ora fino a 25 giorni, rischiano di compromettere seriamente la salute dei pazienti.

Il direttore generale dell’Asp di Ragusa precisa che le cure chemioterapiche presso il Day Hospital Oncologico dell’ospedale Maria Paternò Arezzo sono regolarmente erogate nelle ultime ore. Lo scorso giovedì 17 ottobre, a causa di problemi tecnici, non è stato possibile effettuare l’attività di allestimento dei farmaci antiblastici all’Ufa, l’Unità Farmaci Antiblastici afferente alla Farmacia Ospedaliera e che, pertanto, l’attività di somministrazione è stata riprogrammata. Alla data odierna, tutti i cicli chemioterapici sono stati recuperati.

In rapporto alla crescente domanda di pazienti che si rivolgono al polo oncologico di Ragusa per ricevere le cure, la Direzione Strategica comunica che, a far data dal 1° novembre, saranno progressivamente destinate all’Ufa 2 unità infermieristiche ulteriori, allo scopo di potenziare l’attività di allestimento dei farmaci chemioterapici e, di riflesso, le attività di Day Hospital/Day Service e di degenza ordinaria del reparto di Oncologia.