MODICA – Il peggioramento della situazione finanziaria del Comune di Modica è oramai un dato incontrovertibile, secondo quanto accertato dalla Corte dei Conti Sezione di Palermo. La situazione drammatica emerge dalle relazioni a seguito della verifica sull’esecuzione del piano di riequilibrio afferente i 2 semestri del 2023. Il coordinatore cittadino di Sud Chiama Nord Giovanni Cavallo afferma che “Nel gennaio scorso la maggioranza consiliare che sostiene l’amministrazione Monisteri, nonostante il parere contrario dei revisori dei Conti, ha approvato il rendiconto del 2021, anno che rappresenta, sulla carta, lo snodo tra il castello incantato e la realtà del disastro. Nel 2020, infatti, la Corte del Conti ha approvato il piano di riequilibrio rideterminando, contestualmente, il disavanzo al 31 dicembre dello stesso anno per un importo di 73 milioni e 641.000 euro più spiccioli, mentre la quota da ripianare nel 2021 era pari a euro 20 milioni 497.000 euro. Ma da quanto si legge nella relazione della Corte dei Conti, l’importo ripianato nel 2021 dall’amministrazione allora guidata dall’On. Ignazio Abbate risulta pari a zero. Anzi, sempre a dire del Magistrato contabile, al 31 dicembre 2021 il disavanzo è cresciuto fino a euro 81 milioni 171.000 euro, facendo lievitare la somma da ripianare entro il 2022 ad oltre 32 milioni di euro. Anche per il 2022 – prosegue Cavallo – stesso copione, neanche un euro per ripianare il disavanzo di competenza e lo squilibrio negativo al 31 dicembre 2022 ha raggiunto la cifra di 117 milioni 622.000 euro. Le responsabilità della Giunta Abbate, di cui faceva parte il Sindaco in carica Maria Monisteri nel ruolo di Assessore – conclude Cavallo – sono dunque evidenti ed incontrovertibili”.