Renato Schifani è stato proclamato Presidente della Regione Sicilia. In Corte d’appello a leggere la formula ufficiale il presidente dell’ufficio elettorale, Giacomo Montalto. Schifani ha ottenuto 894.306 voti, inclusi quelli delle 48 sezioni ancora oggetto di verifica (ma già conteggiate nella parte che riguardava la corsa verso Palazzo d’Orleans) quando sono trascorsi quasi 20 giorni dal voto. In attesa che vengano proclamati gli eletti il presidente Schifani terrà per sé il momento le dodici deleghe di giunta perchè gli assessori, per effetto di una norma varata nella legislatura appena conclusa, potranno insediarsi soltanto dopo aver prestato giuramento a Sala d’Ercole. E dato lo stallo nello scrutinio delle sezioni mancanti, perlopiù concentrate nel Siracusano, i tempi inevitabilmente si allungano. “La nuova legge – osserva Schifani a margine della cerimonia di proclamazione in Corte d’Appello – non mi consentirà di potermi avvalere immediatamente di assessori facenti funzioni. Lavorerò da domani come unico presidente della Regione, senza assessori in attesa che si consumino i tempi procedurali”. Il primo atto della nuova assemblea sarà l’elezione del presidente che andrà sicuramente a Fratelli d’Italia. Tra i nomi più ricorrenti c’è anche quello di Giorgio Assenza, comisano, braccio destro di Nello Musumeci che dovrà vedersela con Alessandro Aricò e l’ex portavoce regionale di Diventerà Bellissima Giusi Savarino. Tutti e tre in quota Musumeci, creando più di qualche mal di pancia tra i meloniani. La corsa alla presidenza dell’Ars è apertissima e certamente non mancheranno i colpi di scena.