Nonostante l’emergenza spazzatura nelle strade che tanti disagi sta creando, soprattutto a Modica, la Sicilia va bene sulla differenziata di carta e cartone, meglio ancora va la provincia di Ragusa. Il 27° rapporto annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone reso noto da Comieco, il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica, dice che nel 2021, la Sicilia ha contribuito alla differenziata di carta e cartone nel Mezzogiorno, raccogliendo oltre 205.000 tonnellate, con un aumento di più di 14.000 tonnellate rispetto al 2020 per una crescita pari al +7,6%. Per la prima volta l’isola ha raggiunto la media pro-capite di 42,4 kg/ab-anno contribuendo per ben 1/3 alla crescita del Mezzogiorno e per il13% alla crescita complessiva nazionale. Analizzando i dati del rapporto nel dettaglio, emerge come tutte le province siciliane crescano in maniera considerevole. Tra queste spiccano le 18mila tonnellate di Ragusa che rappresentano il dato pro-capite più alto della regione, con 56,6 kg ab/anno. Ultima la provincia di Palermo, che presenta l’unica contrazione del 3,3% rispetto all’anno precedente, con oltre di 37 mila tonnellate. Se questo è il dato della raccolta carta il dato riguardante ingombranti ed indifferenziata sono ancora lontani dai livelli richiesti con una percentuale inferiore al 50%. La desolante presenza di questi materiali lungo le strade e nelle piazze di ogni comune siciliano, scaturita dalle difficoltà di conferimento presso le discariche isolane, ha acuito un problema molto sentito e che, secondo i tecnici, ha bisogno di soluzioni strutturali di medio e lungo termine che la politica dovrà adotterà se vuole definitivamente liberarsi dei rifiuti e renderli, anzi, produttivi come succede con la carta.