Il nuovo piano nazionale per gli aeroporti italiani rilancia quello di Catania e forse Comiso. Nel piano presentato da Enac (Ente nazionale aviazione civile) il polo Catania Comiso è destinato a diventare un Hub Mediterraeo, capace di movimentare 30 milioni di passeggeri. Fontanarossa è già il quinto scalo nazionale per traffico totale e secondo per quello nazionale e lo scorso anno ha “inglobato” il Pio La Torre per un progetto di lunga gittata. L’Enac vuole, infatti, creare un hub del Mediterraneo, così come era stato annunciato al momento della fusione con Comiso, capace di fare concorrenza ad Istanbul. Nel nuovo piano nazionale Catania dovrà attirare il traffico di viaggiatori provenienti da Cina, Giappone, Corea e India che attualmente spesso fanno tappa in Turchia per poi dirigersi in Europa occidentale. Si stima che Fontanarossa possa arrivare a 30.000 passeggeri al giorno, grazie a miglioramenti nei parcheggi nei collegamenti con la città e nei servizi ferroviari ma anche grazie alla possibilità offerta da Comiso che potrebbe accogliere un traffico nazionale più intenso. Comiso, tra l’altro, può offrire una pista ancora più lunga di quella di Catania ma è carente in termini di sistema per i collegamenti stradali e ferroviari. Se questo è il piano Enac, che tra l’altro prevede un ridimensionamento di Linate e Ciampino, sottoposto all’attenzione del governo, la realtà per Comiso almeno nel più imminente futuro, non è delle più rosee. La dipendenza quasi totale da Ryanair e la difficoltà della low cost irlandese, così come di tutti i vettori, per il caro carburanti restringerà nella stagione invernale l’offerta di voli e collegamenti dal Pio La Torre. Comiso, al pari di Bologna, Trapani e Pisa, dovrà fare i conti con i tagli di Ryanair, ma mentre gli altri scali possono contare su altre compagnie alternative, Comiso non ha , almeno finora, questa possibilità ed in questo senso la sinergia con Catania dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, aiutare.