VITTORIA – Restano in carcere i 3 uomini di Vittoria accusati del sequestro di un 17enne vittoriese avvenuto lo scorso 25 settembre. Il Tribunale del Riesame di Catania ha sciolto la riserva, confermando la custodia cautelare in carcere per tutti i soggetti coinvolti, rigettando le richieste di scarcerazione o revoca della misura. I 3 sono accusati in concorso di sequestro di persona a scopo di estorsione. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il 17enne sarebbe stato prelevato con la forza il 25 settembre a Vittoria. Oltre al sequestro, agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di furto aggravato, porto e detenzione illegale di armi da fuoco.
Il 17enne era stato tenuto prigioniero per 24 ore in un casolare abbandonato nelle campagne di Vittoria da 4 uomini incappucciati. Era stata la stessa vittima, illesa, rilasciata dopo il sequestro lampo, a raccontare che tra il luogo della liberazione e il casolare in cui era stato portato i banditi hanno impiegato circa 6 minuti di auto. Dopo il rilascio la vittima aveva dovuto percorrere a piedi altri 20 minuti di strada, prima di arrivare al luogo in cui ha incontrato un amico che l’aveva poi portato in auto al commissariato. Al giovane era stato stato dato del cibo e consentito di dormire mezzora. Il padre del 17enne è un noto imprenditore nel settore ortofrutticolo, molto radicato nell’Ipparino. I rapitori, che avevano prelevato il giovane, studente del quarto anno al liceo scientifico Mazzini, durante una tranquilla serata, mentre si trovava al quartiere Forcone in compagnia degli amici, erano arrivati a bordo di 2 Panda, una bianca e una nera, e su una di queste avevano caricato con la forza il 17enne, dopo averlo privato del telefonino, lasciato sul luogo del rapimento, sicuramente per evitare un possibile tracciamento tramite app. I rapitori presentavano un accento vittoriese ed erano rimasti incappucciati per tutta la durata del sequestro.

