SCICLI – Lav Ragusa, insieme alle associazioni Amici di Italo e Argo, lancia l’allarme dopo il ritrovamento di 13 cuccioli e denuncia in una nota “L’inerzia amministrativa nella lotta al randagismo”, richiamando l’attenzione sulla tragedia del 2009, quando ei randagi sbranarono e uccisero in contrada Pisciotto un bimbo di soli 10 anni. La vigilia di Natale, una segnalazione cruciale ha portato al ritrovamento di 13 cuccioli partoriti in una fitta boscaglia, adiacente a un’azienda nel territorio di Scicli. I cuccioli sono nati da 2 cagnoline randagie note alle associazioni locali, responsabili di 2 cucciolate all’anno. “Questa ciclicità – si legge nella nota della Lav – evidenzia una grave emergenza sanitaria e di sicurezza pubblica”. Le associazioni chiedono dunque un’azione immediata e risolutiva con la cattura e la sterilizzazione delle 2 cagne madri per bloccare ulteriori nascite, seguita dalla loro reimmissione controllata sul territorio, come previsto dalla normativa. Chiesta anche la convocazione urgente del tavolo tecnico per il randagismo. L’appello è rivolto al sindaco, all’assessore alla tutela degli animali e alla polizia locale. Le attiviste e gli attivisti denunciano infine che, “Nonostante la costante e drammatica problematica, negli ultimi 3 anni l’attuale amministrazione comunale non ha mai convocato una riunione che coinvolgesse tutti gli attori fondamentali per la lotta al randagismo”.
